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28 settembre: entriamo nella reggenza di Gebo

Da oggi 28 Settembre (dalle 06:01 del 28/09 alle 07:00 del 13/10) entriamo nella reggenza della runa Gebo.

Gebo porta con sè l'accezione di relazione intesa come duplice valenza di dare e di ricevere. Lo scambio come intersezione tra due energie di pari potenza.

Benvenuta Gebo!

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La Runa dello scambio, dell'equilibrio tra il dare e il ricevere.

Bindrune Gebu Auja

Bindrune Gebu Auja per la buona fortuna, costituita dalla Runa Gebo legata alla Runa Ansuz.

Bindrune Relazioni

Bindrune per rafforzare i legami e le relazioni costituita da Gebo e dalla Runa Wunjo.

Bindrune Ricchezza

Bindrune per attirare ricchezza e abbondanza, costituita dalla Runa Fehu e dalla Runa Gebo.

Esplorando la runa Gebo

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La runa Gebo è una delle rune dell'alfabeto runico, che è stato utilizzato storicamente in molte culture germaniche e nordiche.

Gebo

  • amuleto runico:

Gebo  è l’interazione tra due forze che si incontrano. E’ il punto di incontro. Rappresenta l’equilibrio tra il dare e il ricevere, lo scambio, il dono. E’ la Runa delle relazioni.

Gebo

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Io sono la forza del Ginnungagap che dà forma ai mondi, sono lo scambio tra due potenze. Attraverso di me gli Asi e i Vani sono giunti alla Pace: un dono per un dono. Io sono il donarsi che Odino fece all’umanità attraverso il suo sacrificio, sono la forza originaria degli ordini runici. Sono la magia sessuale di Freya: sono l’unione fisica, emotiva e mentale che lascia spazio solo all’anima. Io sono il dono. Sono la generosità che attraversa la carne; io sono ornamento e lode che porta rispetto ed onore: io sono la dignità.

Attraverso di me scoprirai che non esiste una sola direzione, ma che tutto si muove seguendo un flusso che non puoi dominare. Io sono la causa e l’effetto, io do e ricevo. Sono l’amore fraterno e la relazione che arricchisce chi la vive con generosità. Io ti insegno che non c’è perdita nel dare e nessun guadagno nel ricevere. Sono l’amicizia, quella che arriva da lontano e la condivisione piena e voluttuosa. Io sono l’abbondare che viene dal dare. Con me saprai che un Talento non è da trattenere, ma da lasciar circolare come energia fruibile per tutti; scoprirai che il tuo Talento è una opportunità per gli altri, non per te. Incontrerai uomini con cui scambiare doni e quei doni saranno talenti.

Se vorrai trattenere qualcosa ricorda che diverrò avida e non concederò più nulla in questo scambio che deve essere reciproco. Solo con me capirai che dando, tutto aumenta e nulla viene perso. Solo attraverso di me potrai restare vuoto al punto da lasciare alle Norne lo spazio per scrivere una nuova vita alla quale non avresti mai pensato.

Io ti chiedo di dare dall’interno, di imparare da Odino a sacrificare ciò che credi di essere per ricevere in dono la tua Anima.

I Sette Specchi Esseni e le Rune

Vivendo in armonia con la natura e guidati da principi di purezza e saggezza, gli Esseni hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'umanità. Tra i loro insegnamenti, uno dei concetti più intriganti è quello dei "Sette Specchi Esseni". Questi specchi non riflettono solo l'immagine fisica, ma rivelano profonde verità spirituali e psicologiche. In questo articolo, esploreremo la ricchezza di significato dietro i Sette Specchi Esseni e il loro impatto sulla nostra comprensione del mondo e di noi stessi.

Gli Esseni erano un gruppo di asceti e mistici che vivevano nell'antica Palestina, principalmente durante il periodo del Secondo Tempio, intorno al I secolo a.C. Il loro stile di vita era improntato alla rinuncia materiale, alla meditazione, alla preghiera e alla pratica della virtù. Vivendo in comunità isolate, gli Esseni si distinguevano per la loro dedizione alla purezza e alla ricerca spirituale.

I Sette Specchi Esseni

Secondo la tradizione essena, i Sette Specchi sono strumenti per la riflessione interiore e la crescita spirituale. Ogni specchio rappresenta un aspetto specifico dell'essere umano e del cosmo, offrendo una prospettiva unica sulla realtà e sulla vita interiore. Questi specchi sono:

  1. Lo specchio del corpo fisico: Il primo specchio riflette la nostra relazione con il nostro corpo fisico. Ci invita a osservare la nostra salute, il nostro benessere e la nostra relazione con il mondo materiale. È un richiamo alla cura del nostro tempio interno e alla consapevolezza del nostro stato fisico. Associato alla runa Uruz. Questa runa simboleggia la forza vitale, la vitalità e la salute del corpo. Riflette il potere interiore e la resistenza fisica necessari per affrontare le sfide della vita.

  2. Lo specchio delle relazioni: Questo specchio ci mostra le dinamiche delle nostre relazioni interpersonali. Ci chiede di esaminare come ci rapportiamo agli altri, se si tratti di familiari, amici o sconosciuti. Ci invita a praticare la compassione, la gentilezza e il perdono nel nostro rapporto con gli altri. Associato alla runa Gebo. Questa runa rappresenta l'equilibrio, l'armonia e lo scambio reciproco nelle relazioni. Simboleggia anche il legame tra le persone e l'importanza della condivisione e della collaborazione.

  3. Lo specchio delle emozioni: Qui troviamo una riflessione sulle nostre emozioni e sul loro impatto sulla nostra vita quotidiana. È un invito a essere consapevoli delle nostre reazioni emotive, ad accettarle e ad imparare da esse anziché essere dominati da esse. Associato alla runa Ansuz. Questa runa è associata alla comunicazione e alla saggezza interiore. Rappresenta la capacità di esprimere e comprendere le proprie emozioni in modo chiaro e consapevole.

  4. Lo specchio del pensiero: Questo specchio ci conduce nell'indagine della nostra mente e dei nostri pensieri. Ci invita a osservare i nostri schemi mentali, le credenze limitanti e le abitudini di pensiero. È un richiamo alla coltivazione di pensieri positivi e alla consapevolezza del potere della mente. Associato alla runa Kenaz. Questa runa simboleggia la conoscenza, la creatività e l'illuminazione mentale. Rappresenta anche la capacità di trasformare i pensieri e le idee in azione concreta.

  5. Lo specchio della parola: Qui troviamo una riflessione sul potere delle nostre parole e della nostra comunicazione. Ci invita a essere consapevoli di come parliamo agli altri e a noi stessi, incoraggiandoci a utilizzare le parole con saggezza e gentilezza. Associato alla runa Raido. Questa runa rappresenta il viaggio e il movimento. Simboleggia anche la trasmissione e l'ascolto attivo delle parole, così come la responsabilità delle nostre azioni verbali.

  6. Lo specchio del destino: Questo specchio ci invita a riflettere sulle nostre scelte e sul percorso che stiamo seguendo nella vita. Ci chiede di assumerci la responsabilità delle nostre azioni e delle loro conseguenze, riconoscendo che siamo gli artefici del nostro destino. Associato alla runa Nauthiz. Questa runa simboleggia la necessità e la sfida. Rappresenta la capacità di superare gli ostacoli e di accettare il destino con coraggio e determinazione.

  7. Lo specchio dell'unità: Infine, questo specchio ci mostra la nostra connessione con il divino e con l'universo. Ci invita a percepire la nostra interconnessione con tutto ciò che esiste e a coltivare una consapevolezza dell'unità fondamentale di tutta la vita. Associato alla runa Inguz. Questa runa rappresenta la fertilità, la crescita e l'integrazione. Simboleggia anche l'armonia e l'unione con il divino e con l'intero universo.

I Sette Specchi Esseni offrono una guida preziosa per il viaggio interiore e la crescita spirituale. Ogni specchio rappresenta un'opportunità per esplorare e trasformare un aspetto specifico di noi stessi, conducendoci verso una maggiore consapevolezza e realizzazione personale. Integrando gli insegnamenti dei Sette Specchi nella nostra vita quotidiana, possiamo sviluppare una maggiore compassione, saggezza e armonia sia con noi stessi che con il mondo che ci circonda.

Inoltre, ci invitano a considerare il mondo come un riflesso di noi stessi. Ogni esperienza, ogni incontro e ogni situazione può essere vista come uno specchio che ci offre la possibilità di imparare e crescere. Questa prospettiva ci incoraggia a prendere responsabilità per la nostra realtà e a riconoscere il potere che abbiamo nel plasmare le nostre vite.

I Sette Specchi Esseni rappresentano un'antica via di saggezza che continua a risuonare con profondità e rilevanza nella nostra epoca moderna. Attraverso la riflessione su questi specchi, possiamo intraprendere un viaggio di scoperta interiore e trasformazione personale. Ci invitano a guardare oltre le apparenze superficiali e ad esplorare i misteri della nostra natura più profonda. Offrono un prezioso tesoro di saggezza per coloro che cercano di comprendere se stessi e il mondo che li circonda.

L’Arcano e la Runa della Guerra

Per le Rune abbiamo invece glifi che simboleggiano alcuni aspetti della guerra, poiché le popolazioni norrene vi erano immerse. Questo significa che il Tarot non contempla la lotta? Assolutamente no, la lotta c’è ma emerge quando ci troviamo in una stesa ovvero quando due o più carte interagiscono insieme dando vita a delle vere e proprie scene. Allo stesso modo, quei glifi, quando vengono a trovarsi vicini o associati ad altre rune, portano con sé un significato più bellicoso che in altre associazioni. I più attenti appassionati di Tarocchi, staranno pensando che l’Arcano associato alla guerra esiste eccome ed in effetti la guerra è nascosta nella carta de L’Innamorato, in uno dei suoi significati stagnanti.

Le Rune per una relazione sana

Quali sono le Rune dell'Amore? Parto con una piccola premessa…le rune sono codici e rinchiuderle in contesti limitati le svilisce, soprattutto se pensiamo che servono a decifrare la realtà. Detto questo, una delle domande che spesso mi fate è: quali sono le rune dell’amore o della relazione?

Legami Invisibili: La Runa Gebo e le sculture di Giacometti

Alberto Giacometti è uno scultore, pittore, disegnatore, un artista di grande rilevanza nel panorama artistico del XX secolo. E’ nato il 10 ottobre del 1901 nella Svizzera italiana. Runa di nascita Gebo. La sua arte è figlia delle due guerre mondiali che hanno sconvolto il mondo.  

Cresce in una famiglia che ha una tradizione artistica, suo padre, Giovanni Giacometti, era un pittore impressionista e suo fratello Diego diventerà un famoso designer e collaboratore di Alberto.

Nel 1922, Alberto inizia la sua esperienza nel campo dell’arte trasferendosi a Parigi per studiare all'Académie de la Grande Chaumièree lavora sotto l'influenza degli artisti dell'epoca, come André Breton, Man Ray, Pablo Picasso.  Si approccia al Surrealismo e al Cubismo per poi orientarsi negli anni ’40 verso uno stile proprio e distintivo.

Dopo aver lasciato il gruppo surrealista nel 1935, ha intrapreso un lungo e tormentato percorso di ricerca scultorea in solitudine. Durante la Seconda Guerra Mondiale insieme a sua madre ha vissuto a Ginevra creando le prime sculture caratterizzate da figure umane esili e allungate, che diventeranno l’emblema della sua maturità artistica.

Queste opere sono state esposte per la prima volta nel 1948 in una mostra importante alla Pierre Matisse Gallery, accompagnata da un catalogo che includeva un saggio di Jean-Paul Sartre intitolato La ricerca dell'assoluto. Questo saggio ha affermato che l'opera di Giacometti è l'espressione artistica più autentica dell'esistenzialismo.

Se Gebo incarna soprattutto il concetto di relazione umana, interazione sociale e amicizia, a suo modo lo sguardo toccante di Giacometti è rivolto alle connessioni umane e all'ambiente circostante.Una ricerca dell'essenza dell'umanità. Questa sua indagine mostra una sicera apertura verso gli altri e un profondo interesse per la condizione umana.

Nel corso dei primi anni del decennio '50, l'artista svizzero ha creato Piazza, opera caratterizzata da figure umane dalle proporzioni allungate e sottili. Piazza è una scultura di dimensioni contenute, vede uno scenario urbano complesso e ci offre diverse interconnessioni con le peculiarità di Gebo. In questa opera quattro figure maschili si muovono in direzioni autonome all'interno di una piazza convergendo con il punto centrale in cui è posizionata una figura femminile. Questo tableau richiama vividamente l'immagine di una metropoli moderna, in cui gli individui vagano in modo apparentemente indifferente gli uni agli altri, ognuno immerso nei propri pensieri. La figura centrale potrebbe rappresentare un punto di possibile incontro, ma allo stesso tempo simboleggia anche l'illusione di connessione in una società sempre più frammentata e alienata.
Gebo graficamente è formata dall’incontro tra due bastoni che vanno in opposte direzioni, unite da un centro quindi dalla “piazza” ove ci si incontra, ci si relaziona, si dà e si riceve, perché Gebo è la Runa dello scambio, del dono, ha a che fare perciò con lo spazio quanto con il tempo inteso come la  forma più alta di dono – la relazione.

Attraverso di me scoprirai che non esiste una sola direzione, ma che tutto si muove seguendo un flusso che non puoi dominare. Cit. Voce della Runa

Giacometti parlando delle sue opere si esprime così: “Ogni figura ha l'aria di andare per conto suo, tutta sola, in una direzione che le altre ignorano. Si incrociano, si sorpassano, senza vedersi, senza guardarsi. Non raggiungeranno forse mai la loro meta. [...] L'unica cosa che mi appassiona è cercare comunque di avvicinarmi a questa visione che mi pare impossibile rendere.”

Le sue sculture filiformi, caratterizzate dalla loro esilità, dal loro precario equilibrio, rispecchiano la stessa fragilità che l'artista percepiva in sé stesso. Queste opere d'arte prendono ispirazione dalle  relazioni più care della sua vita quotidiana, la madre, il padre, i fratelli e le sorelle. Utilizza il bronzo, il gesso e il legno, materiali semplici con cui mira a catturare l'essenza della condizione umana alla ricerca di una fragile stabilità tra il sé e il mondo circostante.

Invece di scolpire forme definite, l'artista dà vita a aggregati di materia che in apparenza mancano di forma, ma che si organizzano seguendo linee guida fondamentali. Questi aggregati sembrano nascere da un processo di coagulazione lungo queste linee guida essenziali. Le linee di forza infinite da cui Gebo è formata producono equilibrio ed espansione.

Secondo Giacometti, la chiave per comprendere l'esistenza umana risiede nel semplice atto di stare in piedi e camminare avanti, indipendentemente dalle sfide che possano presentarsi. In questa azione quotidiana, l'artista vede la rivelazione del segreto dell'esistenza umana, una fusione quasi miracolosa di opposti: fragilità e resistenza, insieme a un'energia incessante.

Sottolinea a riguardo : “Ho sempre l’impressione o il sentimento della fragilità degli esseri viventi, come se ci volesse un’energia formidabile, perché possano stare in piedi istante dopo istante”

E proprio l’espansione infinita di Gebo può essere tradotta qui con l’intrattabilità dell’anima, con l’impossibilità di catturarla, di chiuderla, di misurarla, di confinarla.
Il linguaggio del non finito, di ridurre le forme umane o animali all’essenziale, a dei segni, il fatto che Giacometti distruggesse in continuazione le sue opere e altre volte si trovasse con l’impossibilità di terminarle sono modus operandi per avvicinarsi all’assoluto ma senza mai riuscire davvero ad afferrarlo.

“Io faccio pittura e scultura per mordere nella realtà, per difendermi, per nutrire me stesso, per diventare più grosso; diventare più grosso per difendermi meglio, per meglio attaccare, per fare più presa, per avanzare il più possibile su ogni piano in tutte le direzioni.”

 

 

 

Previsione della reggenza Gebo

In questo momento, sotto l'influenza predominante dell'energia della runa Gebo, sembra che dovremo riflettere attentamente sulle nostre relazioni, che comprendono amicizie intime e connessioni più distanti. È un periodo propizio per stipulare accordi, contratti e alleanze.

La runa Gebo ci suggerisce l'importanza di aprirci all'altro e accoglierlo, anche a rischio di renderci più vulnerabili. Tuttavia, dobbiamo farlo con discernimento, assicurandoci di non trascurare i nostri confini e i luoghi in cui ci sentiamo al sicuro. Restare chiusi e difensivi non ci permette di interagire appieno con gli altri e di contribuire a migliorare le nostre relazioni. E' un po' come sfuggire da un passaggio che richiede sì presenza e confronto ma ha con sè anche il germe di una rinascita.  Quindi Gebo ci ricorda che l'impulso deve venire da entrambe le parti, un dono per un dono. Questo scambio reciproco contribuisce a mantenere un equilibrio solido all'interno di una relazione.

Siate pronti

La situazione non è molto movimentata, siamo in uno stallo importante che non pare abbia voglia di sciogliersi rapidamente questo periodo governato da Teiwaz, runa che, quando vibra nella sua ottava bassa, ghiaccia le situazioni e le tiene nel vecchio ordine per non perdere il controllo.

Talismano di Eihwaz dal 28 al 13/01 2023

Da oggi 28 Dicembre (dalle 12:01 del 28/12 alle 13:00 del 13/01) entra in scena l'energia della Runa Eihwaz.

Eihwaz ci invita ad entrare in connessione con le nostre profondità, affrontando le nostre ombre con coraggio e determinazione. Ci invita ad affrontare il viaggio di trasformazione che ci cambia inesorabilmente.