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Previsione della reggenza Nauthiz

Sotto l'influenza della runa Nauthiz, siamo spinti a contemplare il confronto con l'Altro, un punto cruciale che definisce il nostro percorso spirituale. Saperci vedere come Uomini alla pari, riconoscere la nostra comune origine divina e percepirsi come esseri umani coinvolti nel viaggio evolutivo della vita, oggi, sembra non essere così scontato. Nauthiz ci invita a considerare il confronto come un elemento essenziale. Allo stesso tempo, Mannaz ci suggerisce di perseguire la completezza, l'integrazione delle nostre parti che ci portano a migliorarci, a assomigliare a individui "perfezionati" in sintonia con gli altri e con l'ambiente circostante.

Thurisaz e Algiz ci rammentano che, sebbene siamo il risultato di energie divine creative che albergano in noi un'anima, la nostra esistenza si svolge qui, nel nostro spazio sacro fatto di materia tangibile. È nei rapporti umani e nelle sfide reali che affrontiamo di persona che si apprende l'esistenza. Questi giorni sotto l'influenza di Nauthiz rappresentano un'opportunità per alimentare e amplificare il nostro fuoco interiore.

 

Previsione della reggenza Nauthiz

Questi giorni sono dominati dalla vibrazione della runa Nauthiz, seconda runa della seconda Stirpe del Futhark. Una runa che ci invita a fare i conti con la nostra capacità di resistenza e di resilienza. Ci chiede di stare davanti alla verità che si è manifestata attraverso l'energia del periodo precedente dominato da Hagalaz. Siamo esortati a tenere a bada l'impulsività, a guarire le nostre emotività attraverso le ferite ancora aperte. Il consiglio è di stare lì senza voltarci dall'altra parte, prendere atto che la pulizia che è in corso qui cade a cascata anche su altri piani più profondi e spirituali. Siamo il frutto di una stirpe con molti rami e radici molto fitte, non siamo isolati dall'albero. Se progrediamo noi, progredisce tutto il sistema.

Runastra On Air - Nauthiz

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Runastraè un’agenda settimanale con indicazioni utili alla crescita spirituale unendo conoscenze astrologiche e rune.
Vi accompagna in ogni passo del vostro percorso, fornendovi strumenti potenti per creare una vita piena di saggezza e realizzazione.

Rune e Tarocchi

Vi è un collegamento profondo tra il “mondo” delle rune e quello dei tarocchi: gli Archetipi.

Siate pronti

La situazione non è molto movimentata, siamo in uno stallo importante che non pare abbia voglia di sciogliersi rapidamente questo periodo governato da Teiwaz, runa che, quando vibra nella sua ottava bassa, ghiaccia le situazioni e le tiene nel vecchio ordine per non perdere il controllo.

Ted Bundy: Ombra e Fascino Sotto l'Influenza di Nauthiz

Ted Bundy, il famigerato "serial killer americano",


ha lasciato un segno indelebile nella storia criminale con le sue efferatezze e il suo magnetismo enigmatico. La sua figura, complessa e sfuggente, trova un'interessante chiave di lettura nell'analisi della sua runa di reggenza: Nauthiz.

Nauthiz, associata al bisogno, al sacrificio e alla trasformazione, si intreccia profondamente con la vita di Bundy. La sua infanzia segnata da traumi e instabilità emotiva, forse legata a una figura materna assente o ambigua, getta luce sul suo bisogno di controllo e potere, elementi centrali nei suoi crimini. Nauthiz, infatti, simboleggia il taglio, la divisione, la necessità di separare ciò che è sano da ciò che è marcio. Bundy, in modo distorto e tragico, utilizzava questo potere per separare la vita dalla morte, imponendo la sua volontà su vittime inermi.

La crudeltà efferata dei suoi omicidi, spesso caratterizzati da mutilazioni e violenze sessuali, riflette il lato oscuro di Nauthiz: la distruttività, la rabbia repressa e il desiderio di dominio. Il taglio, in questo caso, diventa strumento di dolore e sopraffazione, espressione di una psiche frammentata e incapace di gestire le proprie emozioni.

  • 1974: Joni Lenz: Ted Bundy aggredisce Joni Lenz nel suo letto, picchiandola brutalmente con una spranga di ferro e violentandola. Questo primo omicidio, seppur non fatale, rappresenta l'embrione della sua ferocia e del suo sadismo, simboleggiando il "taglio" nella vita di una giovane donna innocente.

  • 1975: Lynda Ann Healy: Bundy sequestra Lynda Ann Healy dalla sua stanza del dormitorio, trascinandola in un bosco. La sodomizza, la strangola e poi ritorna sul luogo del delitto in diverse occasioni per compiere atti necrofilici. Il potere di Nauthiz si manifesta qui nella profanazione del corpo e nella negazione del ciclo naturale della vita.

  • 1978: Chi Omega House: Ted Bundy entra nella Chi Omega House durante la notte, aggredendo brutalmente quattro giovani donne. Uccide due ragazze e ne ferisce gravemente altre due. La ferocia dell'attacco e la scelta delle vittime, giovani studentesse, sottolineano il lato oscuro di Nauthiz, il desiderio di dominio e la distruzione portata nel santuario femminile.

Nauthiz e il fascino di Bundy:

Nonostante la sua crudeltà, Ted Bundy era dotato di un fascino magnetico che gli permetteva di ingannare e manipolare le persone. La sua intelligenza, il suo carisma e la sua capacità di recitare il ruolo del "bravo ragazzo" erano tutti aspetti legati all'influenza di Nauthiz. Nauthiz, infatti, non rappresenta solo l'ombra ma anche la trasformazione, l'abilità di cambiare forma e di influenzare gli altri. Bundy grazie alle sue oscure profondità diventava enigmatico e affascinante e irretiva con le sue profondità le sue vittime prima di aggredirle.

Tuttavia, Nauthiz non è solo ombra. Essa rappresenta anche la trasformazione, la possibilità di rinascita dopo il dolore. Bundy, pur nella sua tragica parabola, ha dimostrato una capacità intellettiva e un fascino magnetico che lo rendevano capace di ingannare e manipolare. Questo aspetto, apparentemente in contraddizione con la sua natura violenta, trova spiegazione in Nauthiz, che simboleggia anche il potere di persuasione e l'abilità di influenzare gli altri.

La relazione con Elizabeth Kloepfer e il legame con la Madre:

Elizabeth Kloepfer, fidanzata di Bundy per diversi anni, era una donna intelligente e intuitiva che percepiva l'oscurità in lui, ma anche una flebile scintilla di umanità. La loro relazione, pur conclusasi tragicamente, rappresenta un'eccezione all'interno della sua storia criminale. Nauthiz, in questo caso, si manifesta come un legame karmico che trascende la razionalità, forse un tentativo inconscio di Bundy di trovare una figura materna in grado di redimerlo e salvarlo dalla sua oscurità.

La tragica storia di Ted Bundy ci ricorda il potere ambivalente di Nauthiz. Essa può condurre alla distruzione e alla violenza, ma anche alla trasformazione e alla rinascita. La sfida, per chi porta questa runa, è imparare a canalizzare la sua energia verso il bene, utilizzando il potere di discernimento e compassione per superare le ombre del passato e costruire un futuro più luminoso.

Nauthiz è una occasione che rischiamo di perdere se dimentichiamo la sacralità del dolore: esso ci forma e se integrato ci innalza. Bundy è crollato sotto il suo dolore, è diventato dolore in movimento.

Tra costrizione e fuga: Nauthiz nel mondo di H. Toulouse de Lautrec

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L’autunno è la primavera dell’inverno.
Henri de Toulouse Lautrec

Nato nel periodo dell’influenza vibratoria della runa Nauthiz, il 24 novembre del 1864 a Albi, nel sud della Francia, Henri Toulouse-Lautrec è il pittore noto per i suoi dipinti e poster che raffigurano la vivace vita notturna parigina, in particolare i cabaret come il Moulin Rouge.

Nasce in una famiglia nobile, i suoi genitori erano il conte Alphonse Charles Marie de Toulouse Lautrec Montfa e la contessa Adèle Zoë Marie Marquette Tapié de Céleyran, essi erano cugini primi in quanto le rispettive madri erano sorelle.  Questa unione parentale ebbe ahimè delle conseguenze sui nascituri molto gravi: Henri sviluppò una malattia congenita alle ossa che non permise alle sue gambe di crescere e altre serie disfunzioni, mentre il fratello secondogenito morì prematuramente.

Già da molto piccolo Henri dovette affrontare quindi la perdita del fratello, si trovò faccia a faccia con il dolore quel dolore che Nauthiz ci chiede di ascoltare.

Io sono il dolore che devi affrontare, la difficoltà opprimente per il cuore, che tuttavia si dimostra fonte di aiuto e salvezza per i figli degli uomini che vi fanno attenzione per tempo. Cit. Voce della Runa

Al dolore della morte si aggiunge per Henry il dolore dato dalla costrizione in un corpo che non risponde, in un corpo dolorante che quasi non permette di muoversi, chiede solo di essere vissuto nella mancanza di speranze.

Io ti conduco attraverso il coraggio di affrontare ciò che non puoi evitare. Io sono ciò che meriti. […] Ti porto oltre l’angoscia, ma non potrai comunque liberarti dal destino, non potrai scappare dal dolore e dal senso di vuoto. Ricorda che non potrai negare il dolore che senti, poiché ogni sofferenza è utile e benefica se la si guarda come forza spirituale. Sono l’ombra da cui non puoi fuggire, sono la vita che ti scappa dalle mani. Io sono l’evento che doveva accadere. Cit. Voce della Runa

Tuttavia, questa dolorosa e prolungata immobilità, portò Toulouse-Lautrec, ad approfondire la sua passione per la pittura, si dedicò al disegno su quaderni, album e frammenti di carta. Da questo periodo emersero una serie di quadretti sottili che attestavano una mano sicura, sciolta e una notevole competenza tecnica.

Attraverso di me potrai accogliere il tuo destino senza paura e farne monili preziosi che diverranno protezioni. Io sono il blocco prima della manifestazione. Cit. Voce della Runa

Montmartre, quartiere malfamato di Parigi, divenne il suo rifugio da adulto e la sua principale fonte d'ispirazione. Nauthiz è il fuoco del bisogno, è la capacità di sopravvivere e per Henri sopravvivere significò ascoltare la fiamma sacra interiore che lo spinse ad allontanarsi dall’agiata famiglia d’origine per dedicarsi esclusivamente al disegno, resistendo a situazioni scomode scoprendosi così coraggioso.

Qui, frequentò abitualmente locali notturni, bordelli, ritraendo la vita dei cabaret, le ballerine, i clienti e le figure emarginate. Le sue opere, destarono scandalo non tanto per il tema trattato, ma per la naturalezza con cui affrontò queste scene: con disincanto, senza pregiudizi o filtri di alcun genere. Il Moulin Rouge, epicentro della vita notturna di Montmartre, lo rese famoso anche tra gli strati più conservatori della società, tanto che realizzò persino un manifesto pubblicitario per l'evento inaugurale del locale. Da quel momento in poi, divenne una figura richiestissima per la creazione di locandine e immagini pubblicitarie per i locali parigini  e per i giornali di rilievo come Le Rire o Le Figaro Illustré. Fu lui a inventare le "affiches", ritratti autografati degli artisti di varietà. Conobbe e divenne amico di figure artistiche come Gauguin, Van Gogh, Henri Rachou, Édouard Vuillard…

Toulouse-Lautrec, un bohémien nell'anima, intraprese così una fuga dalla sua realtà personale. Schivo di natura e incline alla solitudine, tormentato dalle proprie patologie, egli trovò la sua unica consolazione immerso nella varietà umana di Montmartre sviluppando una seria dipendenza dall’assenzio e dai liquori.

Nauthiz rappresenta il taglio del cordone ombelicale, lo diventare adulti e indipendenti ma nella sua accezione ombra è anche la fuga, il fuggire dalle difficoltà, svignarsela e  rimanere in qualche modo dipendenti.

Nel 1899, colpito da allucinazioni e da problemi psicologici legati all'abuso di alcol, fu ricoverato in una clinica per malattie mentali. Durante la sua convalescenza, smise di bere e continuò a creare, dimostrando la sua lucidità attraverso una serie di disegni dedicati al mondo del circo.

Tuttavia, riprese a bere e la sua salute continuò a deteriorarsi. Nel 1901, a soli 36 anni, subì un ictus seguito da un colpo apoplettico che lo lasciò paralizzato dalla vita in giù. Morì il 9 settembre 1901 nel castello di Malromé accudito dalla madre e dall’amico Paul Viad.

Oltre per il valore artistico, le opere di Toulouse-Lautrec hanno un valore storico-sociale, ci lasciano l’immagine di uno spaccato di vita e di costume della società parigina dell’epoca.