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Tra costrizione e fuga: Nauthiz nel mondo di H. Toulouse de Lautrec

| Blar | E la Runa bussò

Paul Sescau, Public domain, via Wikimedia Commons

Montmartre, quartiere malfamato di Parigi, divenne il suo rifugio da adulto e la sua principale fonte d'ispirazione. Nauthiz è il fuoco del bisogno, è la capacità di sopravvivere e per Henri sopravvivere significò ascoltare la fiamma sacra interiore che lo spinse ad allontanarsi dall’agiata famiglia d’origine per dedicarsi esclusivamente al disegno, resistendo a situazioni scomode scoprendosi così coraggioso.

 


L’autunno è la primavera dell’inverno.
Henri de Toulouse Lautrec

Nato nel periodo dell’influenza vibratoria della runa Nauthiz, il 24 novembre del 1864 a Albi, nel sud della Francia, Henri Toulouse-Lautrec è il pittore noto per i suoi dipinti e poster che raffigurano la vivace vita notturna parigina, in particolare i cabaret come il Moulin Rouge.

Nasce in una famiglia nobile, i suoi genitori erano il conte Alphonse Charles Marie de Toulouse Lautrec Montfa e la contessa Adèle Zoë Marie Marquette Tapié de Céleyran, essi erano cugini primi in quanto le rispettive madri erano sorelle.  Questa unione parentale ebbe ahimè delle conseguenze sui nascituri molto gravi: Henri sviluppò una malattia congenita alle ossa che non permise alle sue gambe di crescere e altre serie disfunzioni, mentre il fratello secondogenito morì prematuramente.

Già da molto piccolo Henri dovette affrontare quindi la perdita del fratello, si trovò faccia a faccia con il dolore quel dolore che Nauthiz ci chiede di ascoltare.

Io sono il dolore che devi affrontare, la difficoltà opprimente per il cuore, che tuttavia si dimostra fonte di aiuto e salvezza per i figli degli uomini che vi fanno attenzione per tempo. Cit. Voce della Runa

Al dolore della morte si aggiunge per Henry il dolore dato dalla costrizione in un corpo che non risponde, in un corpo dolorante che quasi non permette di muoversi, chiede solo di essere vissuto nella mancanza di speranze.

Io ti conduco attraverso il coraggio di affrontare ciò che non puoi evitare. Io sono ciò che meriti. […] Ti porto oltre l’angoscia, ma non potrai comunque liberarti dal destino, non potrai scappare dal dolore e dal senso di vuoto. Ricorda che non potrai negare il dolore che senti, poiché ogni sofferenza è utile e benefica se la si guarda come forza spirituale. Sono l’ombra da cui non puoi fuggire, sono la vita che ti scappa dalle mani. Io sono l’evento che doveva accadere. Cit. Voce della Runa

Tuttavia, questa dolorosa e prolungata immobilità, portò Toulouse-Lautrec, ad approfondire la sua passione per la pittura, si dedicò al disegno su quaderni, album e frammenti di carta. Da questo periodo emersero una serie di quadretti sottili che attestavano una mano sicura, sciolta e una notevole competenza tecnica.

Attraverso di me potrai accogliere il tuo destino senza paura e farne monili preziosi che diverranno protezioni. Io sono il blocco prima della manifestazione. Cit. Voce della Runa

Montmartre, quartiere malfamato di Parigi, divenne il suo rifugio da adulto e la sua principale fonte d'ispirazione. Nauthiz è il fuoco del bisogno, è la capacità di sopravvivere e per Henri sopravvivere significò ascoltare la fiamma sacra interiore che lo spinse ad allontanarsi dall’agiata famiglia d’origine per dedicarsi esclusivamente al disegno, resistendo a situazioni scomode scoprendosi così coraggioso.

Qui, frequentò abitualmente locali notturni, bordelli, ritraendo la vita dei cabaret, le ballerine, i clienti e le figure emarginate. Le sue opere, destarono scandalo non tanto per il tema trattato, ma per la naturalezza con cui affrontò queste scene: con disincanto, senza pregiudizi o filtri di alcun genere. Il Moulin Rouge, epicentro della vita notturna di Montmartre, lo rese famoso anche tra gli strati più conservatori della società, tanto che realizzò persino un manifesto pubblicitario per l'evento inaugurale del locale. Da quel momento in poi, divenne una figura richiestissima per la creazione di locandine e immagini pubblicitarie per i locali parigini  e per i giornali di rilievo come Le Rire o Le Figaro Illustré. Fu lui a inventare le "affiches", ritratti autografati degli artisti di varietà. Conobbe e divenne amico di figure artistiche come Gauguin, Van Gogh, Henri Rachou, Édouard Vuillard…

Toulouse-Lautrec, un bohémien nell'anima, intraprese così una fuga dalla sua realtà personale. Schivo di natura e incline alla solitudine, tormentato dalle proprie patologie, egli trovò la sua unica consolazione immerso nella varietà umana di Montmartre sviluppando una seria dipendenza dall’assenzio e dai liquori.

Nauthiz rappresenta il taglio del cordone ombelicale, lo diventare adulti e indipendenti ma nella sua accezione ombra è anche la fuga, il fuggire dalle difficoltà, svignarsela e  rimanere in qualche modo dipendenti.

Nel 1899, colpito da allucinazioni e da problemi psicologici legati all'abuso di alcol, fu ricoverato in una clinica per malattie mentali. Durante la sua convalescenza, smise di bere e continuò a creare, dimostrando la sua lucidità attraverso una serie di disegni dedicati al mondo del circo.

Tuttavia, riprese a bere e la sua salute continuò a deteriorarsi. Nel 1901, a soli 36 anni, subì un ictus seguito da un colpo apoplettico che lo lasciò paralizzato dalla vita in giù. Morì il 9 settembre 1901 nel castello di Malromé accudito dalla madre e dall’amico Paul Viad.

Oltre per il valore artistico, le opere di Toulouse-Lautrec hanno un valore storico-sociale, ci lasciano l’immagine di uno spaccato di vita e di costume della società parigina dell’epoca.


Sempre e dovunque anche il brutto ha i suoi aspetti affascinanti; è eccitante scoprirli là dove nessuno prima li ha notati.
Henry de Toulouse Lautrec

Data di nascita 24 novembre 1864 | Luogo di nascita Albi | Runa di reggenza Nauthiz



Nauthiz

Il confronto con il dolore, l’emozione, taglio del cordone ombelicale –indipendenza-, l’accettazione della prova, il blocco, la resa, la bilancia, la necessità, la prova estrema, l’eroismo.

Benvenuta Laguz!

Laguz è la runa legata al flusso emotivo, è un'energia impetuosa come lo sono le emozioni, se non è convogliata travolge tutto quello che incontra.