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Il Senso del Sacro

Cosa è intoccabile?

Tutto è sacro per l'Anima e nulla lo è per la personalità.

| Jlenia Adain | Monade Runica - le rune in teosofia

Sono giorni che sono in ascolto profondo... ci sono cose che accadono e ti obbligano a metterti in discussione, senza possibilità di tirarti indietro. Mi sono chiesta cosa sia per me "sacro", intoccabile...ho compreso quali siano i miei punti fermi e cosa sia necessario comprendere e soprattutto trattenere dell'idea di sacro. Ci ho anche fatto una lettura runica, chiedendo come arrivare ad una comprensione del sacro.

Le Rune estratte sono state illuminanti:

  • Tyr - i sacrifici che conducono alla consapevolezza
  • Ansuz - le trappole del definire a parole qualcosa
  • Ar - il terreno che diventa fertile dopo essersi distaccati dal dolore

Io studio da anni Teosofia e per me la pratica, lo studio ed il servizio sono tre pilastri del lavoro spirituale, irrinunciabili e impossibili da sostituire, la Teosofia mi ha fatto comprendere cosa significhi davvero mettersi in gioco su un percorso serio e ordinato. Quando studi Teosofia, capisci che qualunque nome tu dia alla tua spiritualità si perde, poiché l'unica certezza che hai è che l'essere umano ha come compito quello di rendersi negativo all'anima attraverso la personalità. Mi spiego meglio...

Noi siamo Anime che si rivestono di una personalità utile all'evoluzione individuale e umana, questa personalità è "pesante" e prende il sopravvento, credendo di essere l'unica vivente. Dimentichi di essere Anima diventiamo Umani e resistiamo allo Spirito e alla Natura stessa della Realtà. Prima di vedere davvero il Mondo in cui siamo con occhi spirituali, dobbiamo zittire la personalità e renderla ricettiva ai messaggi dell'Anima, altrimenti vedremo le cose solo attraverso le sofferenze, i traumi e le costruzioni della personalità.

Ora...di persone che "si lasciano penetrare dai messaggi dell'Anima", non ce ne sono tante: non lo dico con cattiveria, ma sicura che non sia un movimento così semplice se attuato attraverso la personalità che desidera restare viva e che svanirebbe, diventando strumento perfetto se davvero tacesse. Quindi...tutto il sacro che la personalità vede e sperimenta, nella maggior parte dei casi è solo un pallido riflesso di ciò che davvero è. Siamo eccessivamente identificati con qualcosa che è solo un vestito e crediamo di vivere esperienze spirituali che spesso sono mimate dalla personalità, dalla sua parte più elevata, ma sempre da quello che possiamo definire ego spirituale. Spesso tendiamo ad attaccarci a figure divine o icone o idee che lasciano il tempo che trovano: se puoi dare un nome al Divino, hai già perso la sua essenza reale. Abbiamo molto spesso la tendenza a nominare, identificare, vestire qualcosa che, se categorizzato, perde la sua perfezione.

Il Dio di cui si può parlare non è Dio...

Non importa come lo chiamiate, se lo nominate o lo definite non è più ciò che è, poiché è tutto e non solo la parte che col nome confinate. Dio è in tutte le cose: in un fiore come nella guerra!

Solo la personalità che ha una sua idea di come dovrebbe andare il mondo non lo vede...solo la personalità terrorizzata all'idea di soffrire non riconosce in una malattia una opportunità immensa e straordinaria: solo la personalità non riconosce il Sacro in un incidente o in una alluvione. Solo la personalità non allenata alla meditazione e al dominio non riesce a uscire dalle idee preconcette che ormai si sono incistate dentro di lei.

Finché non sapremo far tacere la personalità il sacro non potrà farsi spazio se non in una pallida imitazione di rituali: non serve una candela per sapere che l'uno è tutto intorno a noi, serve solo il Silenzio del Corpo Mentale, del Corpo Emotivo e del Corpo Fisico. Allora l'Anima potrà scendere e abitare il suo involucro in questa dimensione e fare il Volere di qualcosa di ancora più elevato di lei.

I sacrifici conducono alla consapevolezza, le definizioni sono trappole a cui ci si attacca per non soffrire e per avere una parvenza di controllo: vanno abbandonate, per poter fare del proprio terreno un luogo ricettivo a qualcosa di veramente spirituale.

Il compito di ogni uomo è svanire, zittirsi, e diventare strumento perfetto della sua Anima: ecco quando il Sacro avrà davvero spazio nella nostra vita.

Jlenia Adain


Ansuz

Ansuz

L’arcobaleno,collegamento tra cielo e terra, la chiamata, la parola, la buona e cattiva sorte, la medianità, la guida interiore, la Missione, il suono, la comunicazione, l’ispirazione.

L’amuleto di Ansuz  favorisce l’ispirazione, l’espressione verbale e la comunicazione. Ottimo per sostenere discorsi, colloqui ed esami. Utilizzato anche per accrescere la saggezza. Dona lucidità e favorisce il collegamento con il Sé superiore.

Jera

Jera

La pazienza, la raccolta dei frutti seminati, la ciclicità dell’esistenza, la Reincarnazione, il progresso, un nuovo livello di coscienza, l’accordo tra l’uomo ed il tempo, la stretta di mano, il Tao, rinnovamento e rinascita.

Il talismano della Runa Jera, porta all’armonizzazione con i ritmi naturali, con il proprio orologio biologico. Aiuta a cogliere le opportunità con tempismo,  sviluppa la pazienza e la cura. Potenzia la fertilità.

Teiwaz

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Ordine universale, giustizia, onestà, la giusta rotta, legge, vittoria, onore, principio maschile, coraggio, guerriero di luce.

L'amuleto del glifo Teiwaz offre coraggio, volontà spirituale e sostiene il guerriero interiore che combatte per una giusta causa comune. Sviluppa il senso di responsabilità, di onore e di giustizia.