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L'Alchimia del Tempo: Jera e l'Arte Astratta di Kandinsky

| Blar | E la Runa bussò

Georges Meguerditchian - Centre Pompidou, MNAM-CCI /Dist. RMN-GP, Public domain, via Wikimedia Commons

Lo Spirituale nell’arte,  un testo emblematico del 1911 rivela che l'armonia sorge dall'opera d'arte in diretto rapporto con l'armonia dell'universo, poiché l'anima dell'artista, frequentemente in contatto con l'anima del mondo, ne rappresenta l'essenza.

 


Wassily Kandinsky, l’artista nato il 16 dicembre 1866 a Mosca, è associato alla Runa di nascita Jera. La sua influenza nel campo dell'arte è di estrema complessità e rilevanza, in quanto è il pioniere dell'arte astratta. Con lui la pittura rappresenta sé stessa. Oltre alle sue opere, Kandinsky ha lasciato una ricca eredità di scritti nitidi e precisi che esplorano il suo punto di vista artistico-filosofico. Grazie ad essi riusciamo ad esplorare meglio cosa rappresenti per lui il dipingere, il fare arte e soprattutto che ruolo ha la figura dell’artista. Riusciamo a scorgere anche connessioni con la Runa Jera, in quanto Wassily approfondisce il significato di tempo, di armonia e di ritmo che Jera ci ricorda: Io sono l’accordo dell’uomo e del tempo cit. Voce della Runa, e l'ordine naturale delle cose.

Jera rappresenta le leggi dell’Universo, ci indica che ci sono tempi e geometrie che regolano in modo armonico il divenire. Esprime il concetto dei cicli, delle ere, delle stagioni, della fine e dell’inizio, della semina e del raccolto, così Kandisky scrive dell’arte: “Ogni opera d'arte è una creatura del suo tempo, spesso è madre dei nostri sentimenti. Ogni epoca di cultura utilizza così una propria arte, che non può essere ripetuta.” Sottolinea gli inesorabili cambiamenti dettati dallo scorrere del tempo in cui anche l’arte non è estromessa al divenire. Ogni epoca produce i suoi frutti, ogni epoca ha la sua consapevolezza e la sua arte.

Wassily Kandinsky avverte l'inevitabile necessità di esprimersi superando definitivamente i limiti della prospettiva tradizionale, abbracciando invece una dimensione astratta della pittura. L'artista è particolarmente affascinato dalla connessione tra la composizione musicale e quella artistica, riconoscendo una corrispondenza unica tra suono e tempo e le onde bidimensionali nello spazio-tempo. Egli studia musica fin da ragazzo e suona il violoncello. Nei suoi quadri astratti il cui titolo spesso deriva dal linguaggio musicale come: Composizione oppure Concerto, le forme danzano liberamente nello spazio formando componimenti liberi e istintivi. Tutto soggiace a delle regole nascoste a cui Kandinsky dedica molto studio. Indaga con attenzione le interazioni tra le forme geometriche basilari assolute come il punto, la linea, il cerchio, il triangolo, il quadrato (come sappiamo oggi attraverso gli esperimenti di cimatica, sono figlie del suono) e lo spazio. Per lui è necessaria quella forma che sappia parlare all’anima, la necessità deve coincidere con l’efficacia espressiva.

L'elemento tempo è in generale molto più riconoscibile nella linea che nel punto – la lunghezza è un concetto temporale. D'altra parte, seguire una retta è temporalmente diverso dal seguire una curva, anche se le lunghezze siano le stesse; e quanto più mossa è la curva, tanto più essa si estende nel tempo. Dunque, nella linea le possibilità di uso del tempo sono molteplici. L'uso del tempo nelle linee orizzontali e in quelle verticali assume, anche a parità di lunghezza, diverse colorazioni interne. Forse si tratta, in effetti, di lunghezze diverse, e questo, in ogni caso, sarebbe psicologicamente spiegabile. Dunque, l'elemento temporale non può essere ignorato nella composizione puramente lineare e deve essere sottoposto a un esame preciso.

Analizza inoltre il comportamento dei colori, le loro caratteristiche intrinseche documentando le sue sperimentazioni nel suo libro Lo Spirituale nell’arte,  un testo emblematico del 1911 che rivela che l'armonia sorge dall'opera d'arte in diretto rapporto con l'armonia dell'universo, poiché l'anima dell'artista, frequentemente in contatto con l'anima del mondo, ne rappresenta l'essenza.

Scrive Kandinsky: “In generale il colore è un mezzo per influenzare direttamente l’anima. Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima. E’ chiaro che l’armonia dei colori è fondata solo su un principio: l’efficace contatto con l’anima. Questo fondamento si può definire principio della necessità interiore.”

Le leggi eterne sono percepite in modo inconscio quando ci avviciniamo alla natura non esternamente, ma internamente, secondo quanto afferma Wassily. Non dovremmo limitarci a osservare la natura dall'esterno, ma viverla dall'interno. Così ci illumina Jera, portandoci a coltivare la nostra spiritualità interiore non basandoci sulle leggi esteriori costruite dagli uomini,  ma percependo la grande legge dell’Universo che trasforma e che non ha fine.

Questa necessità interiore si riflette nella pratica di tutte le forme artistiche, compresi teatro e musica. Si tratta, innanzitutto, di sviluppare una percezione volontaria che superi la percezione spontanea delle azioni quotidiane e di centrare l'essere su frequenze sincroniche con l'inconscio. Vivere dall'interno e percepire il mondo attraverso le immagini evocate dai simboli collettivi e universali.

Scrive: “L’artista deve essere cieco alle forme già note o meno note, sordo alle teorie ed ai desideri della sua epoca. Deve fissare gli occhi sulla sua vita interiore, tendere l’orecchio alla necessità interiore.”

E’ come se l’anima (necessità interiore) fosse il perno, il punto saldo su cui tutto ruota e si manifesta, un divenire che muta nel tempo acquisendo consapevolezza. Lo stesso movimento armonico lo ritroviamo nella Runa Jera, che porta a compimento nel presente i frutti che arrivano dal passato che saranno i nuovi semi per comporre il futuro.

Condivido altre due sue citazioni e invito a conoscere meglio questo grande artista che merita di essere compreso attraverso la visione delle sue opere quanto attraverso la lettura del suo libro Lo Spirituale nell’Arte; è sorprendente quante affinità si possano scorgere con la sua Runa di nascita.

 “La vita spirituale, di cui l’arte è una componente fondamentale, è un movimento ascendente e progressivo, tanto complesso quanto chiaro e preciso. E’ il movimento della conoscenza.”

“Chi approfondisce i segreti tesori interiori della sua arte collabora ammirevolmente a costruire la piramide spirituale che giungerà al cielo.”

 

 

 


Una retta, e in particolare una breve retta che si ispessisce, rappresenta un caso analogo a quello del punto che cresce: anche qui c’è da domandarsi: “In quale momento si estingue la linea come tale e in quale momento nasce una superficie?”. Ma non possiamo dare una risposta precisa. Come si potrebbe rispondere alla domanda: “Quando finisce il fiume e quando comincia il mare?”.
Wassily Kandinsky

Data di nascita 16 dicembre 1866 | Luogo di nascita Mosca | Runa di reggenza Jera



Jera

La pazienza, la raccolta dei frutti seminati, la ciclicità dell’esistenza, la Reincarnazione, il progresso, un nuovo livello di coscienza, l’accordo tra l’uomo ed il tempo, la stretta di mano, il Tao, rinnovamento e rinascita.

Benvenuta Laguz!

Laguz è la runa legata al flusso emotivo, è un'energia impetuosa come lo sono le emozioni, se non è convogliata travolge tutto quello che incontra.