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Helena Petrovna Blavatsky

Pioniera della Sapienza Occulta

Una vita al servizio dell'Occulto

| Pasquale Tarantino Piscitelli | Monade Runica - le rune in teosofia

Il nome di Helena Petrovna Blavatsky, probabilmente ignorato dalla maggioranza, è ben noto in ambito spirituale, anche se non sempre in modo positivo. Trattandosi di un personaggio assai controverso, molto avventuroso e insolito, la Blavatsky infatti, fu amata da pochi e odiata da molti. Ribelle, anticonformista, giramondo, antesignana del desiderio di riscatto e affermazione della figura femminile, che da lì a poco si affermerà prepotente sulla scena della Storia.

Una donna da includere tra quelle che nell’Ottocento esercitano una forte influenza sulla cultura del tempo, anche se troppo spesso non pienamente riconosciuta, sebbene nell’arco di sessant’anni raggiunga obiettivi importanti.

La sua influenza, nel tempo, ha travalicato i confini della ricerca spirituale arrivando a influire finanche l’Arte Figurativa. Artisti come Kandinsky, Mondrian, Klee sono stati letterati e studiosi delle B. e dal suo pensiero hanno preso le mosse per costruire una propria estetica e visione metafisica della realtà.

Helena Petrovna fondatrice del sistema filosofico-religioso conosciuto sotto il nome di teosofia (v.) nacque a Ekaterinoslav, nella Russia meridionale, il 31 luglio 1831 secondo il calendario giuliano in uso in quei territori, da Elena Fadeeva e dal colonnello Pietro Hahn in una famiglia aristocratica di origini russo tedesche.

Nella prima parte della sua vita vive una infanzia felice, sua madre è una romanziera, sua nonna una donna coltissima, principessa e una vera e propria scienziata. Come risultato delle promozioni di carriera del padre la famiglia si trovò costretta a trasferirsi spesso in diverse parti dell'impero, accompagnata dai loro numerosi servitori: un'infanzia in costante movimento che contribuisce a formare lo stile di vita in larga parte nomade della futura "Madame Blavatsky"

Nel 1835 madre e figlia giunsero a Odessa dove il nonno materno Andrei Fadeyev, amministratore civile delle autorità imperiali, era stato di recente assegnato ed è in questa città che nasce la sorella Vera Petrovna. La famiglia continua a seguire gli spostamenti del padre, il fratello Leonid nascerà a Saratov e qui, alla morte per tubercolosi della madre, i tre fratelli resteranno presso la casa del nonno materno nominato intanto al governatorato di quella città.

Sin dalla sua infanzia H.P.B. mostra di possedere dei poteri paranormali, che colpiscono favorevolmente la cerchia dei suoi familiari, sebbene siano vissuti in forma superstiziosa, e che ricevono linfa e corroborante dalle ispirate letture della biblioteca personale del bisnonno materno, il principe Pavel Vasilevich Dolgorukov Saratov. Questa biblioteca avrebbe contenuto una gran varietà di libri su soggetti esoterici, incoraggiando così il suo precoce interesse nei confronti dell'esoterismo. Il bisnonno era stato iniziato alla Massoneria verso la fine del 1770 ed era appartenuto al rito di stretta osservanza templare; la leggenda voleva che avesse fatto la conoscenza di Cagliostro e del Conte di Saint Germain.  H.P.B. Affermerà che fu proprio in questo periodo che cominciò a sperimentare delle visioni e a incontrare un uomo che definisce "indiano misterioso".

In casa dei nonni H.P.B. riceve l’educazione che conviene ad una giovane aristocratica imparando a suonare il pianoforte, seguendo lezioni di danza e apprendendo le lingue dalle governanti straniere. Il padre la ama, la vizia e al raggiungimento dei sedici anni di età non esita a portarla in giro per l’Europa nei suoi numerosi viaggi, favorendo lo sviluppo del suo carattere curioso e della sua fervida mente, completandone la formazione con la dimestichezza di ambienti tanto differenti quanto stimolanti.

Siamo intorno al 1848, sono gli anni di scoperte, di grandi cambiamenti, gli anni della Seconda Rivoluzione Francese. Attraverso questi viaggi H.P.B. vive esperienze profondamente formative, si muove in un ambiente colto, ricco di fermenti che non mancano di piantare i loro semi nella sua vivace ed esuberante personalità.

Tornata in Russia, a soli diciassette anni sposa il colonello Blawatsky, più anziano di lei ha quarantotto anni, ma è molto influente e agiato. Un matrimonio che, nella visione familiare, le avrebbe dato la tranquillità per il resto della sua vita; ma H.P.B. ha delle sincere difficoltà in un simile rapporto coniugale, e sebbene abbia all’inizio accettato un tale compromesso probabilmente per sfuggire alle convenzioni assecondandole, decide quasi subito di troncare il matrimonio e sebbene mantenga il cognome rinuncia a tutti i privilegi ed agi. Lascia così la Russia, seguendo il suo istinto di libertà e la sua curiosità per la vita.

Comincia così a girare di nuovo il mondo, stavolta da giovane donna emancipata, forte, di grande cultura e dotata di straordinari poteri.  Il primo approdo è a Costantinopoli, dove trovò un'amica, e con lei incominciò una lunga serie di viaggi. Per dieci anni andò vagando per il mondo: fu ripetutamente in Africa, in Europa, in America, e in varie parti dell'Asia. In uno di questi viaggi, stavolta in compagnia del padre, a Londra incontra un uomo anglo-indiano, un guerriero Atreya: Rajput.

In lui riconosce la figura che gli compariva da bambina nelle sue precoci visioni: è il suo primo incontro con i Maestri. I Mahatma, membri della Fratellanza Universale, individui che hanno raggiunto la piena padronanza del corpo fisico pur essendo tutt’ora incarnati, custodi della Sapienza Universale.

Gli Incontri con i maestri di H.P.B. sono difficili da ricostruire, dato che è lei stessa H.P.B. a darne versioni differenti nelle varie lettere indirizzate ad amici e parenti nel corso della sua intera vita, quasi a volerne dissimulare percorso e senso logico. Di fatto incontrerà anche altre volte i Maestri e ne riceverà precise istruzioni e insegnamenti, soprattutto attraverso lettere e messaggi inviatole come apporti, divenendone la discepola. Curioso come i Maestri si riferiranno a lei sempre come la loro “apprendista”, termine tutt’altro che altisonante per ciò che sarà la sua figura, sottolineando quanto un tale insegnamento faccia apparire sempre inadeguato e sprovveduto chi vi si confronta.

Gli anni decisivi della sua evoluzione interiore sembra siano stati quelli che passa, a quanto pare, nel Tibet, ove essa sarebbe stata sottoposta da istruttori illuminati a un allenamento occulto, ma non meno formativi sono tutti i suoi soggiorni alla luce di una visione sistematica e generale

Nei suoi viaggi H.P.B è in tutti i posti in cui avviene qualcosa di determinante. Torna più volte in Sud America, che usciva da un lungo periodo di sottomissione e vedeva il sorgere di nuove nazionalità. Qui incontra e stringe amicizia con Garibaldi, un rapporto nutrito da profonda stima reciproca. H.P.B. abbraccerà gli ideali di libertà dell’amico a tal punto da essergli accanto in Italia nelle battaglie di Monterotondo e Mentana, dove verrà anche ferita gravemente. È in Nord Africa nel momento in cui finisce lo schiavismo e si apre al Colonialismo. Un Nord Africa che le si presenta come un ambiente fertile agli studi spirituali e alla nascita di influenti Centri Esoterici. Qui incontra Max Theon e Mil Fasa, moglie di Urobindo, fondatori dell’Ordine del Tempio e che proprio in Nord Africa avevano la loro scuola. La Teosofia di H.P.B. deve non poco all’influenza del Sistema Esoterico di Theon, ma prende dalla Tradizione Cabalistica solo ciò che è conforme e necessario alla sua visione e agli insegnamenti Teosofici

Per H.P.B. La Teosofia è quella “saggezza accumulata nel corso delle Ere, provata e verificata da generazioni di profeti”, ovvero l’insieme di insegnamenti da cui, nel corso del tempo, si sono evolute le diverse religioni, nonché la base spirituale di moltissimi movimenti del passato, fra cui Neo-Platonismo, Gnosticismo e scuole Misteriche. Ciò che la distingue nettamente dalle religioni tradizionali è la mancanza del loro tipico atteggiamento dogmatico, e il suo porsi da tramite fra spiritualità e scienza.

Nel 1873 torna in America del Nord, dove era già stata in precedenza. La prima volta si era recata in Canada per avere un contatto con i nativi americani, ma l’esperienza non aveva avuto un esito felice, essendo stata vittima di un raggiro.

Stavolta a precederla è la sua fama di grande occultista. H.P.B. seppure non traendo lucro dai suoi poteri, non mancava di usarli per attirare interesse su di sé ed entrare in contatto con le persone giuste. Riesce così ad essere introdotta nei circoli di ricerca esoterica, particolarmente attivi in quegli anni in America, per lo più dominati da uno Spiritismo fortemente ritualizzato. In questi circoli incontra personaggi importanti come il Colonnello H.S.Olcott, figura che sarà determinante per la nascita della Società Esoterica. Olcott resta colpito sin dal primo incontro dagli straordinari poteri e dalla figura di H.P.B. Una donna emancipata, coltissima, a suo modo stravagante che non disdegnava di vestirsi con i più pratici abiti maschili e non abbandonava mai la sua camicia rossa da garibaldina. Sarà Olcott a farle conoscere W.Q.Judge, avvocato e studioso appassionato di esoterismo. Si forma così il nucleo centrale, il trio che darà seguito alla Società Teosofica nel 1875.

La Società Teosofica nasce da una precisa decisione e volontà dei Maestri. In questi anni la ricerca spirituale è dominata quasi esclusivamente dallo Spiritismo; la Religione vive un periodo di profondo integralismo fondamentalista, negando qualsiasi ambito alle ricerche personali di tipo spirituale fuori dal Dogma; La Scienza, dal canto suo è fortemente determinista e meccanicista. I Maestri sentono che è il momento di dare un impulso differente all’Umanità, offrendo un punto di riferimento, un’Organizzazione che dia un preciso indirizzo alla Ricerca Spirituale.

I Maestri decidono che il compito di fondare questa organizzazione sia affidato alla loro pupilla. Sanno benissimo che H.P.B. non rappresenta il massimo dal loro punto di vista, come loro stessi preciseranno in uno dei loro innumerevoli messaggi, ma è la migliore possibile al momento dopo una attesa centenaria. H.P.B. è una donna di cultura, conosce le lingue ed è a suo agio negli ambienti internazionali, è forte e coraggiosa, non priva di fascino e carattere, ma soprattutto è, così come viene definita nelle parole degli stessi Maestri, Leale alla Verità.

I primi anni della Società Teosofica la vedono impegnata su due fronti: quello della ricerca spirituale e quello della sopravvivenza quotidiana. Lontana dagli agi della famiglia ha imparato a badare a sé stessa, formidabile pianista sbarca il lunario dando lezioni di pianoforte e si industria in mille progetti con Holcott e Judge.  In America si sposò una seconda volta in un periodo difficile in cui aveva bisogno di sostegno. Anche questo matrimonio, tuttavia, non fu consumato, e si concluse rapidamente.

Dopo la fondazione della Società Teosofica H.P.B. si accinge ad un nuovo importante compito: la divulgazione della Verità. La S.T. aveva ben presto mostrato una caratteristica che diverrà costante in tutti i circoli teosofici. Se all’inizio questi circoli sono animati da sinceri interessi di ricerca spirituale e studio sui fenomeni di tipo esoterico, poi si orientano verso la volontà di riprodurre tali fenomeni, di ricercare certi poteri e muoversi verso la Magia piuttosto che l’emancipazione e la crescita dell’Umanità nel suo complesso, divenendo delle vere e proprie scuole esoteriche. Nell’intento di correggere queste derive i Maestri spingono H.P.B. a pubblicare i suoi imponenti testi, così da presentare alla Cultura Occidentale l’insegnamento della Dottrina in una forma quanto più pura e fedele alla tradizione.

Il primo atto è la pubblicazione de l’Iside Svelata nel 1877, un’opera imponente di migliaia di pagine in cui condensa tutto il Sapere Esoterico, scritta col proposito di portare innanzi al pubblico occidentale le vedute di alcuni adepti orientali sulla verità che sta al fondo delle più vaste concezioni filosofiche dell'antichità. Nella stesura del libro si avvale notevolmente degli apporti dei Maestri, e la loro visione vedantina da un’impronta decisiva a tutto l’impianto. Associandola strettamente con le dottrine esoteriche dell'ermetismo e del neoplatonismo, Blavatsky descrisse questa dottrina come “la sintesi della scienza, della religione e della filosofia”.

Nel 1878, H.P.B. lascia l’America e si trasferisce in India, ove la Società Teosofica ebbe da allora in poi la sua sede centrale, prima a Bombay, poi ad Adyar, vicino Madras. L’India allora era un paese lontanissimo da quello che conosciamo oggi ma già si stava affermando come l’orizzonte verso cui tendere in ogni sincera ricerca interiore. Negli anni del suo soggiorno e viaggi nel continente asiatico, probabilmente giunge sino in Tibet, incontra di nuovo i Maestri e ne riceve ulteriori e fondamentali insegnamenti.

Nel 1879 fondò il Theosophist, rivista che continua tuttora le sue pubblicazioni. Negli anni seguenti, nonostante le sue cattive condizioni di salute, percorse ripetutamente l'India in tutti i sensi, energicamente aiutata dall'Olcott nel dare sempre maggiore incremento alla Società. Fece nel 1884 un viaggio di salute a Nizza, Parigi e Londra; passò poi in Germania e ritornò in India verso la fine dell'anno per affrontarvi una delle più gravi burrasche della sua vita.

All’orizzonte si profila una nuova tappa nella avventurosa vita di H.P.B e come tutte le tappe di trasformazione che si rispettano, tutto comincia con uno spiacevole intoppo.

I coniugi Coulomb suoi stretti collaboratori incontrati nel corso dei suoi viaggi e che erano stati da lei beneficati, avevano fornito alla stampa locale alcune lettere che affermavano essere sue, e dalle quali risultavano accordi presi con loro per simulare fraudolentemente fenomeni di carattere medianico. Proprio in quell'epoca giungeva in India il dottor R. Hogdson, incaricato dalla Society for Psychical Research di Londra di fare un'inchiesta su Madame Blavatsky. L'inchiesta (che doveva essere poi molto discussa) risultò sfavorevole malgrado abbia protestato energicamente la propria innocenza. Sta di fatto che attraverso le false testimonianze dei suoi collaboratori e la manipolazione delle prove si giungerà ad una dichiarazione totalmente negativa di H.P.B: una manipolatrice, in mala fede e inaffidabile. Un’ombra che ne offuscherà pesantemente negli anni a venire la figura.  Solo recentemente, dopo oltre cento anni, la Società ha ritirato tale rapporto evidenziando la totale mendicità delle prove e l’infondatezza dei fatti, operando una totale riabilitazione postuma.

All’epoca dei fatti è per H.P.B. un brutto colpo; per non gettare ombre sulla Società Teosofica e, molto probabilmente, anche cogliendone le opportunità, H.P.B. abbandona gli incarichi ufficiali e si ritira dalla vita pubblica e attiva. Lascia l’India nel 1885 e si trasferisce in via definitiva a Londra dove rafforza la sua figura di insegnante e autrice. D’ora in poi dedicherà tutto il suo tempo e salute a questo scopo. In Inghilterra, libera dall’influenza indiana, produce il suo lavoro più duraturo dando alle stampe La Dottrina Segreta, La Voce del Silenzio e la Chiave della Teosofia, oltre a innumerevoli articoli divenendo ampiamente letta e accolta unanimemente quale insegnante. Il frutto più imponente di tale abnegazione alla causa dei Maestri è sicuramente La Dottrina Segreta, pubblicata nel 1888. Un’opera ponderosa e totalizzante, in cui dall’Universale si giunge al particolare. Dove ogni insegnamento è offerto in maniera precisa. La Dottrina Segreta è pubblicata per la prima volta nel 1888, ed è rivolta a indicare il vero posto dell'uomo nell'universo, ad esporre le verità arcaiche che stanno alla base di tutte le religioni, rivelando la fondamentale unità da cui tutte hanno origine. Riproporre la Saggezza, sintetizzando nella Cultura Moderna la Saggezza perenne. L’opera muove le mosse dai commentari alle stanze di un misterioso Libro di Dzyan, scrittura orientale ignota agli orientalisti, e che lei afferma di aver visto in un imprecisato monastero buddista.  Nel suo complesso è un monumento di dottrina enorme, che ai non introdotti appare a volte non bene equilibrato, frammentario e spesso caotico, ma in cui si incastrano elementi della più vasta erudizione di tipo misterico, illuminati da singolari vedute filosofiche, arrivando a delle premonizioni che anticiperanno la scienza.  La Dottrina Segreta viene scritta prima che l’atomo fosse spaccato, prima dello sviluppo della teoria moderna delle particelle sottili e prima della fisica quantistica; eppure, immagina l’Universo come energia e afferma che l’apparenza della solidità associata all’idea dell’atomo fosse un’illusione. Come la stessa H.P.B. precisa “queste pagine non sono state scritte per le masse…sono indirizzate solamente a coloro che sono costituzionalmente destinati a comprendere, a coloro che soffrono che hanno fame e sete di una qualche realtà in questo mondo di ombre cinesi…”. Vuole stimolare l’uomo a investigare il proprio potenziale interiore, condurlo fuori dalla propria struttura materialistica e portarlo a realizzare la sua natura e a utilizzarla armoniosamente con le altre forme di vita in un disegno più ampio e più alto. H.P.B riceve queste intuizioni dalla Luce Astrale, attraverso le “illuminazioni” ricevute dai suoi Maestri e deve solo limitarsi a trascriverle come ella stessa precisa nei suoi scritti, e a tale scopo vota tutta sé stessa sino all’ultimo giorno della sua vita.  Tutti i suoi scritti successivi e i suoi sforzi sono volti a spiegare la Dottrina e chiarirne i punti salienti, divulgarne i contenuti e coinvolgere quanti più individui possibili con un’abnegazione totale.

Malgrado le sofferenze, dovute a reumatismi e problemi cardiaci che la porteranno alla morte nel 1892, sostenuta dalla sua potente volontà, non lascerà la sua poltrona e il suo tavolino sino all’ultimo, lasciandoci come eredità il suo entusiasmo e il suo amore per la Verità cui, come a una fiamma, tutti i teosofi hanno acceso le loro torce per il beneficio di tutta l’Umanità.

Pasquale Tarantino Piscitelli