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Charles Webster Leadbeater, colui che riconobbe Krishnamurti

Il più grande chiaroveggente del Ventesimo Secolo

Charles Webster Leadbeater è conosciuto per essere stato un vescovo vetero-cattolico e teosofo britannico, ed è stato il co-fondatore, insieme a J. I. Wedgwood, della Chiesa cattolica liberale. Considerato il più grande chiaroveggente del XX secolo, si erge quale personaggio di spicco nell’ambito della ricerca spirituale.

| Pasquale Tarantino Piscitelli | Monade Runica - le rune in teosofia

Charles Webster Leadbeater è conosciuto per essere stato un vescovo vetero-cattolico e teosofo britannico, ed è stato il co-fondatore, insieme a J. I. Wedgwood, della Chiesa cattolica liberale. Considerato il più grande chiaroveggente del XX secolo, si erge quale personaggio di spicco nell’ambito della ricerca spirituale.

Tra le figure principali della Società Teosofica di "seconda generazione", Leadbeater si distinse quale importante scrittore teosofico, oratore e insegnante. Scrisse una quarantina di libri e ancora più opuscoli e articoli, attestandosi come il più ampiamente letto tra tutti gli autori teosofici. Il suo insegnamento ha avuto nel tempo notevole influenza, diretta   e indiretta, sull'intero occultismo occidentale e persino sul contemporaneo movimento "New Age", molto probabilmente più di qualsiasi altra singola persona del suo tempo o da allora.

Anche   la sua influenza sull’arte moderna, attraverso il concetto di "forme-pensiero”, non può essere trascurata.

Leadbeater nasce a Stockport, nel villaggio di Greater Manchester, in Inghilterra il 16 febbraio del 1854.

Suo padre, Charles Leadbeater, era nato invece a Lincoln e sua madre Emma a Liverpool. Secondo i registri pubblici fu l’unico figlio della coppia.

Nel 1861 la famiglia si trasferisce a Londra, dove suo padre lavora in ferrovia; ed è a Londra che Il padre muore di tubercolosi quando Leadbeater aveva solo otto anni.

Quattro anni più tardi la banca dove la famiglia conservava i risparmi fallisce lasciandolo senza finanziamenti per proseguire gli studi e l’Università. Leadbeater inizia così a lavorare nelle officine appena dopo aver ottenuto il diploma di scuola superiore per aiutare economicamente sua madre.

Lo zio, William Wolfe Capes, fratello del suo defunto padre e uomo politico, era un sacerdote anglicano molto conosciuto. Grazie alla sua influenza, Leadbeater è ordinato anch’egli sacerdote anglicano nel 1879 a Farnham, dal vescovo di Winchester. Dal 1881 è assegnato come "curato in una parrocchia dell'Hampshire chiamata Bramshott, e qui vive con sua madre in un cottage chiamato 'Hartford'. Mentre lavora come curato, istituisce varie organizzazioni volte a educare e occupare i ragazzi e le ragazze locali.

Durante questo periodo Leadbeater inizia anche ad interessarsi alla spiritualità e all’occulto, in particolare dopo aver assistito alle lezioni di spiritismo di Daniel Dunglas Home, un presunto medium. Nonostante il suo legame con la Chiesa d’Inghilterra, Leadbeater ha una mente aperta e curiosa verso quegli argomenti che non rientrano nel cristianesimo ortodosso, come i fenomeni psichici e spiritualistici: ogni volta che sente parlare di fantasmi o case infestate cerca di capirne di più, svolgendo le proprie indagini. Quando ha modo di seguire le lezioni presso la Sala delle Scienze tenute da Annie Besant, sebbene costei fosse allora atea, non esita ad approfittare dell’opportunità presentatasi.

Il suo interesse per l’occultismo si accresce con la lettura del libro “Occult world” di Alfred Percy Sinnett, che all'epoca riceveva lettere da due dei Maestri di Saggezza. Nel 1883 Leadbeater incontra Sinnet e aderisce alla Società Teosofica, di cui questi faceva parte, cominciando così ad allontanarsi dalla Chiesa Anglicana. Leadbeater è immediatamente attratto dall'ideale dei Maestri, sentendo intimamente che ciascuno "doveva porre davanti a sé l'intenzione definitiva di diventare allievo di uno dei grandi Maestri Adepti”, come egli stesse ebbe modo di precisare nei suoi scritti.

L’anno seguente il suo ingresso nella Società Teosofica, Leadbeater incontra Helena Blavatsky, la fondatrice della società, in visita a Londra; dopo averlo accettato come suo pupillo, sarà la Blavatsky a spingerlo a diventare vegetariano. L’intenzione di Leadbeater è però quella di porsi sotto la guida diretta dei Maestri e compiere un serio cammino di studio e crescita. L’opportunità gli viene offerta dal famoso medium e teosofista William Eglinton, che gli assicura di poter trasmettere una sua lettera direttamente ai Maestri, attraverso uno dei suoi spiriti guida di nome Ernest.

Leadbeater scrive la sua lettera indirizzandola al Maestro K.H., offrendosi come chela per poter "imparare di più sulla Verità".

La lettera è consegnata al Sig. Eglinton, che la ripone nella scatola utilizzata per comunicare con Ernest, e dalla quale alla fine scompare.

Passarono diversi mesi ma non ci fu alcuna risposta.

Sarà l’ultimo giorno della sua permanenza a Londra che H.P. Blavatsky, al loro incontro di saluto, lo informerà che il Maestro gli avrebbe inviato una lettera di risposta.

Il giorno dopo Leadbeater, al suo rientro a casa, trova la lettera del Maestro.

Nella Lettera il Maestro gli scrive che un membro desideroso di diventare il Chela di un Maestro deve, innanzitutto, convincerlo compiendo opere buone per l'umanità, lavorando sull'autopurificazione e facendo sacrifici per la causa teosofica. Sottolinea anche che avrebbe dovuto espiare il karma collettivo del clero cristiano a cui apparteneva. Infine, il Maestro gli suggeriva di andare ad Adyar per qualche mese, concludendo La lettera con le seguenti parole:

Quindi ora scegli e afferra il tuo destino, e che la memoria del nostro Signore Tathagata ti aiuti a decidere per il meglio. K. H.”

Leadbeater è volto a seguire il suggerimento del Maestro, tuttavia, appreso che non avrebbe potuto prendere un semplice congedo dalla sua posizione nella scuola della Chiesa locale, ma che avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni, si convince di chiedere nuovamente al Maestro se andasse presa una decisione così drastica. 

Quella stessa notte, in una riunione di alcuni teosofi cui Leadbeater partecipa, la risposta gli precipitata nella mano aperta, come testimoniato da diverse persone presenti: i maestri lo invogliano nuovamente ad andare in India.

Leadbeater giunge a Adyar nel 1884. Mentre è in India, scrive i primi libri e tiene numerose conferenze, ma soprattutto riceve le visite e le preziose lezioni di formazione dai suoi «maestri», le stesse guide occulte che, secondo la Blavatsky, erano stati l’ispirazione per la formazione della Società Teosofica.

Nel 1885, Leadbeater comincia a viaggiare per il continente asiatico insieme ad Henry Steel Olcott, primo presidente della Società Teosofica. I due giungono sino a Burma e Ceylon, l’attuale Sri Lanka. Qui fondano la English Buddhist Academy, di cui Leadbeater diviene il primo direttore. La scuola si espanderà gradualmente sino a divenire l’Ananda College.

Quando Madame Blavatsky lascia Adyar nel 1886 per fare ritorno in Europa, Leadbeater fa ritorno in India, iniziando a lavorare nei quartier generali della Società Teosofica.

È qui che conosce il maestro Kuthumi, che gli suggerisce di praticare il Kundalini Yoga al fine di sviluppare il potere della chiaroveggenza. È lo stesso Leadbeater a parlarci della sua difficile iniziazione, e vale la pena riportare le sue parole:

Un giorno, tuttavia, quando il Maestro Kuthumi mi onorò con una visita, mi chiese se avessi mai tentato un certo tipo di meditazione connessa con lo sviluppo del misterioso potere chiamato kundalini.

Naturalmente avevo sentito parlare di quel potere, ma ne sapevo molto poco, e in ogni caso supponevo che fosse assolutamente fuori dalla portata degli occidentali.

Tuttavia, mi raccomandò di fare alcuni sforzi lungo certe linee, che mi promise di non divulgare a nessun altro se non con la Sua autorizzazione diretta, e mi disse che Egli stesso avrebbe vegliato su quegli sforzi per vedere che non ne sarebbe derivato alcun pericolo.

Naturalmente ho preso il suggerimento, e ho lavorato costantemente, e penso di poter dire intensamente, a quel particolare tipo di meditazione giorno dopo giorno.

Devo ammettere che è stato un lavoro molto duro e a volte decisamente doloroso, ma ovviamente ho perseverato, e a tempo debito ho iniziato a raggiungere i risultati che ero stato portato ad aspettarmi.

Alcuni canali dovevano essere aperti e alcune partizioni rotte.

Mi è stato detto che quaranta giorni erano una stima equa del tempo medio richiesto se lo sforzo era davvero energico e perseverante. Ci lavorai per quarantadue giorni, e sembrò a me stesso di essere sull'orlo della vittoria finale, quando il Maestro Stesso intervenne e compì l'atto finale che completò il processo, e mi permise in seguito di usare la vista astrale pur mantenendo la piena consapevolezza nel corpo fisico; il che equivale a dire che la coscienza astrale e la memoria diventavano continue sia che il corpo fisico fosse sveglio o addormentato.

Non si deve per un momento supporre, tuttavia, che il raggiungimento di questo particolare potere sia stata la fine dell'addestramento occulto.

Al contrario, si è rivelato solo l'inizio di un anno del lavoro più duro che abbia mai conosciuto. Si capirà che ho vissuto lì nella stanza ottagonale in riva al fiume da solo per molte lunghe ore ogni giorno, e praticamente al sicuro da qualsiasi interruzione tranne che negli orari dei pasti che ho menzionato.

Diversi Maestri furono così gentili da farmi visita in quel periodo e da offrirmi vari suggerimenti, ma fu il Maestro Djwal Kul a dare la maggior parte delle istruzioni necessarie.

Può darsi che Egli sia stato spinto a questo atto di gentilezza a causa della mia stretta associazione con Lui nella mia ultima vita, quando ho studiato sotto di Lui nella scuola pitagorica che Egli ha fondato ad Atene, e ho anche avuto l'onore di gestirla dopo la Sua morte.

Non so come ringraziarlo per l'enorme quantità di cure e problemi che ha preso nella mia educazione psichica; pazientemente e più volte Egli creava una vivida forma-pensiero e mi diceva: "Che cosa vedi?" E quando lo descrivevo al meglio delle mie capacità, veniva ancora e ancora il commento: "No, no, non stai vedendo vero; non stai vedendo tutto; scava più a fondo in te stesso, usa la tua visione mentale e la tua astrale; premere solo un po' più in là, un po' più in alto.

Questo processo spesso doveva essere ripetuto molte volte prima che il mio mentore fosse soddisfatto. L'alunno deve essere testato in tutti i modi e in tutte le condizioni immaginabili; infatti, verso la fine delle lezioni, gli spiriti sportivi della natura sono appositamente chiamati e ordinati in ogni modo possibile per cercare di confondere o fuorviare il veggente. Indiscutibilmente è un duro lavoro, e la tensione che impone è, suppongo, grande quanto un essere umano può tranquillamente sopportare; ma il risultato raggiunto è sicuramente molto più che utile, perché conduce direttamente all'unione del sé inferiore e superiore e produce una certezza assoluta della conoscenza basata sull'esperienza che nessun avvenimento futuro potrà mai scuotere.”

Sarà solo dopo quarantadue anni di sforzi continui, che Leadbeater potrà affermare di aver ottenuto una coscienza astrale mentre era ancora nello stato di veglia; ottenendo così quella che, secondo la Società Teosofica, è l’abilità di percepire le vibrazioni del più alto stato della materia immediatamente superiore a quello fisico. 

Nel 1889, Sinnett chiede a Leadbeater di tornare in Inghilterra così che facesse da tutore per suo figlio e per George Arundale.

Leadbeater accetta e porta con sé uno dei suoi allievi, Curuppumullage Jinarajadasa, conosciuto come "Raja”. 

Negli anni a seguire Leadbeater diventerà uno dei massimi interlocutori della Società Teosofica, e diverrà il segretario della London Lodge, sebbene per pochi anni.

Nel 1891, dopo la morte di Madame Blavatsky, è Annie Besant che prende il controllo della Società Teosofica insieme ad Olcott.

Leadbeater la incontra nel 1894, e viene invitato da quest’ultima a vivere nei London Theosophical Headquarters, dove era deceduta la Blavatsky pochi anni prima.

 All'inizio del 1900, alcuni adolescenti erano stati affidati all'educazione di Leadbeater affinché fossero addestrati all'occultismo. Ad alcuni di loro, che sentivano la pressione dei pensieri sessuali, Leadbeater consigliò di masturbarsi per alleviare l'impulso. Questo consiglio risultava molto controverso in un periodo storico in cui persino i medici ritenevano che la masturbazione potesse portare alla follia. Leadbeater affermava invece che questa visione era sbagliata, e che l'alternativa accettata di avere incontri con le prostitute era tanto degradante per le donne tanto quanto creava cattive conseguenze karmiche e morali per coloro che erano coinvolti nel sesso illegittimo. Sosteneva che, quando la masturbazione veniva trattata come un atto puramente fisiologico, era meno problematica da un punto di vista occulto che indulgere in pensieri sessuali.

Questa visione trovava un precedente negli scritti della stessa H. P. Blavatsky. Che alla domanda sulla "forza sessuale" aveva così risposto:

Questa forza è vitale, creativa e una sorta di serbatoio. Può essere dispersa dall'azione mentale e fisica. Infatti, la sua parte più fine è dissipata da immaginazioni mentali, mentre gli atti fisici attingono solo alla parte grossolana, quella che è l’upadhi.”

Tuttavia, quando nel 1906, alcuni genitori vengono a conoscenza di queste pratiche, reagiscono duramente, reclamando e chiedendo spiegazioni. Anche La Società Teosofica di Chicago rivolge medesimi rimproveri contro Leadbeater: una commissione del ramo americano della Società è nominata per indagare sui fatti, causando grandi controversie che da allora ne hanno offuscato la figura.

Leadbeater per "salvare la società dalla vergogna" presenta le sue dimissioni e il Colonnello Holcott non può far altro che accettarle.

Malgrado ciò e il ripetersi di episodi simili nel corso degli anni, nessuna delle accuse che vennero rivolte contro Leadbeater nel corso della sua vita portarono mai a dei procedimenti giudiziari.

All’interno della Società Teosofica era comunque risaputo che Leadbeater aveva un rapporto problematico e ambiguo, soprattutto sul piano sessuale, con i giovani studenti di cui si occupava e per questo fu tenuto fuori dall’organizzazione per diversi anni.

Più tardi sarà solo in grazie ad Annie Besant, intanto divenuta presidentessa dopo intense lotte intestine all’organizzazione, e alla pressione da lei esercitata sugli altri membri che verrà riabilitato nella Società Teosofica.

Negli anni in cui non milita direttamente nella Società teosofica Leadbeater è libero di occuparsi del suo allievo prediletto: Krishnamurti, da lui «scoperto» in una spiaggia privata vicino ai quartier generali della Società Teosofica di Adyar.

Nel maggio 1909, C. W. Leadbeater sveva incontrato l’allora il tredicenne J. Krishnamurti che stava giocando sulla spiaggia, mostrando "l'aura più meravigliosa che abbia mai visto, senza alcuna particella di egoismo."

In aperto contrasto con il teosofico e studioso Ernest Wood che, avendo cercato di aiutare il ragazzo con i suoi compiti, lo considerava stupido, Leadbeater predice che Krishnamurti sarebbe diventato un insegnante spirituale e un grande oratore, "molto più grande" della stessa Annie Besant. Leadbeater riteneva che Krishnamurti fosse il «vascello» in cui sarebbe stato incanalato il Maestro del mondo, la cui apparizione imminente era attesa dai teosofi.

Così come Mosè, Zoroastro, Buddha, Gesù e Maometto, anche Krishnamurti avrebbe creato una nuova religione, secondo Leadbeater.

Leadbeater si trasferisce così stabilmente ad Adyar nel 1915 per educare Krishnamurti.

Lì nutre, istruisce e addestra il giovane Krishnamurti e suo fratello Nityananda, ma un'altra spiacevole controversia lo attende, stavolta sollevata da un suo servo indiano, nel 1913. Secondo costui Leadbeater aveva insegnato ai due ragazzi a farsi la doccia nudi, in modo che potessero lavarsi correttamente, ma che si opponeva alla tradizionale usanza indiana di tenere un pezzo di stoffa intorno alla vita. Questo argomento viene usato dal loro padre contro di lui per ritirarne la tutela legale sui fratelli. 

Quando il giudice, pronunciandosi contro Leadbeater, sottolineando che costui era ancorato ad «idee immorali», è Annie Besant, sua amica e collaboratrice, ad appellarsi alla Corte di Londra, vincendo la causa ed attuando una copertura mediatica sul Times di Londra volta a riabilitarne la figura e reputazione.

Krishnamurti, però, crescendo cominciò gradualmente a risentirsi della disciplina che gli veniva imposta, ribellandosi al suo presunto ruolo spirituale, e il rapporto con Leadbeater divenne sempre più distante. Durante questa fase, Krishnamurti prese decisamente le distanze dal ruolo che il suo tutore e altri teosofi avrebbero voluto che ricoprisse. Si dissociò dalla Società Teosofica, dalle sue dottrine e pratiche, e durante i seguenti decenni divenne sì noto come oratore influente sul piano religioso e filosofico, come Leadbeater aveva predetto, ma molto critico nei confronti della teosofia.

Krishnamurti lascia così Adyar per vivere in Europa mentre Leadbeater si trasferisce in Australia, a Sydney, dove rimase definitivamente.

Al suo trasferimento in Australia Leadbeater incontra James Ingall Wedgwood, teosofo e primo vescovo della Chiesa cattolica liberale, che il 12 giugno 1915 lo inizia alla massoneria, per poi consacrarlo vescovo nel 1916.

Questi anni vedono Leadbeater impegnato a modificare profondamente la liturgia cattolica della Chiesa cattolica liberale, rimuovendo dal credo di quest’ultima gli elementi della Bibbia e del cristianesimo da lui ritenuti inopportuni.

L’influenza di Wedgwood era stata tale da portare ad un incisivo cambiamento nell’interesse per l’Occultismo in Leadbeater che sfociò in una vera e propria ossessione per la magia rituale.

Già in Europa era stato affascinato dall’osservare gli effetti interiori delle funzioni religiose e di altre cerimonie mentre le sue capacità psichiche lo portavano a vederli e interpretarli. Quando si trattava della Messa cattolica, vedeva l’intera    macchina dei riti sacramentali ed eucaristici come concepita originariamente allo scopo di liberare le forze interiori edificanti, aiutare la comunità umana e avvicinarla a mondi interiori e più spirituali.

Wedgwood era rimasto molto impressionato dai poteri psichici di Leadbeater, e costui non mancò mai di sottolineare come la loro affinità fosse dovuta alla circostanza di essersi incontrati ed aver lavorato in altri mondi prima di questo.

Tuttavia, il loro rapporto non era privo di contrasti e non sempre facile. Wedgwood aveva un’educazione formale in Teologia, liturgia e musica sacra e vedeva le nozioni di Leadbeater al riguardo piuttosto primitive.

Fu particolarmente critico verso la revisione occulta che Leadbeater fece della Liturgia Cattolica Liberale, tesa a rendere il Rito più esplicitamente occulto, oltre all’introduzione nella Liturgia di materiale apertamente teosofico, come la “Benedizione del Primo Raggio”.

Tuttavia, in quegli anni in Australia e Nuova Zelanda crebbe l’interesse pubblico per la teosofia, e Sydney all’epoca poteva essere paragonata ad Adyar quale centro dell’attività teosofica.

Nel 1922 la Società Teosofica prende in affitto una villa conosciuta come The Manor, situata nei sobborghi di Mosman. Leadbeater vi si trasferisce, e comincia a dirigervi una sua comunità di teosofi. The Manor crebbe di fama, diventando un grande centro teosofico, rinomato come la più grande casa delle forze dell’occultismo.

Nello stesso anno scoppia un nuovo scandalo su Leadbeater, accusato stavolta di esser stato trovato a letto con Oscar Kellerstrom, figlio di un sacerdote della Chiesa cattolica liberale.

Intanto The Manor aveva iniziato ad accettare anche la presenza di teosofe donne, tra le quali le più note sono Clara Codd, futura presidentessa della Società Teosofica statunitense, la chiaroveggente Dora van Gelder e Mary Lutyens, che scrisse una biografia autorizzata di Krishnamurti.

Leadbeater termina la sua esistenza terrena per diabete e attacco cardiaco a Perth nel 1934.

Per tutta la sua vita si era oltre i limiti sensoriali dello spazio e del tempo, nel tentativo di comprendere ciò che già è ma che si può solo descrivere, con tutti i limiti della percezione del presente, come ciò che sarà; dedicandosi completamente allo studio di tutto ciò che è inspiegabile per la scienza e ai grandi misteri del Cosmo.

Pasquale Tarantino Piscitelli