Nauthiz è la forza che nasce dal confronto con ciò che manca e dal coraggio di affrontarlo.
Invita a vedere nella difficoltà una maestra, nella resistenza un varco e nel bisogno una direzione chiara che orienta il cammino.
Accendere la candela di Nauthiz significa riconoscere il bisogno e trasformarlo in forza.
È il fuoco che nasce dalla mancanza, la scintilla che forgia la volontà e insegna la disciplina del desiderio.
Scegli una candela in rosso cupo, nero, o grigio scuro: colori che richiamano la tensione e la trasformazione interiore.
Prendila tra le mani e ascolta il tuo respiro diventare lento e denso.
Con uno strumento appuntito, incidi il glifo ᚾ – Nauthiz, runa della necessità e della volontà temprata.
Mentre tracci la runa, sussurra:
“Io accendo il fuoco del bisogno,
che la mancanza si faccia forza,
che l’attesa diventi potere.”
Senti il calore nelle mani, la tensione che si trasforma in luce. La candela ora è la fiamma della resilienza.
Rituale associato
Accendi la candela durante la Luna calante o in un momento di prova.
Osserva la fiamma danzare come una scintilla nel buio e lascia che il suo respiro ti insegni la pazienza.
Traccia nell’aria, sopra la luce, la runa ᚾ.
Poi recita tre volte:
“Nauthiz, nodo e chiave,
insegnami la via nella strettoia.
Che io non tema il limite,
ma lo trasformi in passaggio.”
Rimani davanti alla candela per 9 respiri, ascoltando ciò che emerge dal silenzio.
Spegni la fiamma con rispetto: la runa continuerà a lavorare dentro di te.
