Accendere la candela di Hagalaz significa accogliere la tempesta necessaria, il caos che purifica, la distruzione che libera lo spazio del nuovo. È la grandinata che rompe gli schemi, il vento che abbatte le vecchie impalcature per far respirare la verità.
Scegli una candela in blu profondo, grigio argenteo o bianco: colori che richiamano la tempesta, la grandine e la purezza che segue la distruzione.
Tieni la candela tra le mani, come promessa di trasformazione.
Con la punta di un ago , incidi sulla cera il glifo ᚺ – Hagalaz, la runa della grandine.
Mentre incidi, lascia che un pensiero di liberazione prenda forma – qualcosa che desideri lasciar andare, o una struttura che deve cadere perché la tua vita possa respirare di nuovo. Non temere la sua forza: ciò che essa abbatte, non era più saldo.
Pronuncia in silenzio o a voce bassa:
“Io accolgo la tempesta,
grandine sacra che scioglie e rinnova.
Hagalaz, purifica ciò che deve finire,
affinché il nuovo possa germogliare.”
Rituale associato
Accendi la candela meglio se durante la Luna calante, quando la natura stessa insegna a lasciare andare. Guarda la fiamma vibrare: traccia nell’aria, sopra la luce, il segno ᚺ, visualizzalo.
Recita per tre volte:
“Hagalaz, distruggi ciò che è vano,
spezza ciò che imprigiona,
perché dal caos nasca ordine,
e dal gelo la vita nuova.”
Rimani in silenzio per qualche minuto, ascoltando il crepitio della cera come una pioggia lontana.
Quando senti che la tensione si è sciolta, spegni la candela con rispetto o lasciala bruciare finché la fiamma diventa calma.
Puoi ripetere il rito per 3 o 9 notti, lasciando che la purificazione avvenga gradualmente, come la neve che si scioglie al sole.
