Nella mitologia nordica è considerato il guardiano del Bifrǫst, il ponte arcobaleno che porta dal Midgard (terra degli uomini) a Ásgarðr, terra degli dèi.
Egli fa la guardia giorno e notte concedendosi pochissimo al sonno, in modo che i giganti, personificazione del Caos) non penetrino all’interno del Regno, poiché quando accadrà sarà il giorno del Ragnarök.
Heimdallr era fratello maggiore di Sif, sposa di Thor. Figlio di Odino generato da 9 madri, probabilmente le nove figlie di Ægir, identificabili con i cicli delle onde e cavalloni e che possiamo simbolicamente associare ai 9 Regni dell’Universo, viene generato quindi dalle 9 energie necessarie per tornare ad essere Anima. Fu “battezzato” in modo molto particolare: il corpicino fu cosparso di gocce di acqua fredda proveniente dai mari del nord, di una manciata di terra e di gocce di sangue di maiale consacrato, allo scopo d'infondergli forza e coraggio. Inoltre, per renderlo insensibile alle magie a distanza, fu sottoposto a una serie di riti iniziatici.
La famiglia runica che presiede è connessa alle emozioni e alle prove che la vita ci mette di fronte per evolvere, è quindi il ponte verso l'Anima. La sua sala era chiamata Himinbjörg (protezione del paradiso) e il suo cavallo è Gultopp.
Heimdall è un Dio sempre SVEGLIO, sempre presente poiché mantiene l’equilibrio del tempo e delle ere e se si addormentasse, mentre fa la guardia alla sua Ásgarðr/Anima, rischierebbe di cedere al mondo caotico e materico, alla realtà illusoria che portano Giganti. Heimdall è il nemico giurato del Caos, non a caso lo è anche di Loki, il Caotico per eccellenza, che attenta costantemente all’equilibrio dell’Universo!
La figura di Heimdall rappresenta tutti noi, poiché egli sorveglia l’ordinario svolgersi del quotidiano e delle emozioni, può farlo poiché sa quando finirà, sa quando l’ora scoccherà e non perché è veggente, ma perché ascolta e sta presente.
Jlenia Adain
