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Previsione della reggenza Mannaz

La stesa formata da Isa, Inguz e Berkana si presenta come un messaggio profondo rivolto all’umanità, un invito a riconoscere il valore del tempo interiore, del processo di maturazione e del potenziale nascosto che attende di manifestarsi. Isa apre la sequenza con il suo gelo immobile, un arresto apparente che però non è sterile né vuoto: è lo spazio sacro della sospensione, dove tutto si quieta per permettere all’essenziale di emergere. È il tempo dell’ascolto, della disciplina, dell’osservazione profonda, in cui l’umanità è chiamata a fermarsi, a contenere l’impulso dell’azione per rivolgersi all’interno.

In questo vuoto apparente si accende la forza di Inguz, la runa del seme che pulsa nella terra ancora invisibile. Inguz è potenza creativa compressa, il punto in cui tutto è pronto a nascere ma ha bisogno delle condizioni giuste per germogliare. È la promessa della rinascita, la preparazione silenziosa a un nuovo ciclo. La sua presenza accanto a Isa suggerisce che sotto la superficie congelata qualcosa sta maturando, qualcosa che non può essere affrettato, ma che sarà inevitabile e trasformativo. Un cambiamento profondo è già iniziato, anche se non si è ancora manifestato all’esterno.

Dopo la sospensione di Isa e la pressione silenziosa di Inguz, Berkana apre alla possibilità concreta della fioritura. È l’energia del rinnovamento che si manifesta non con esplosioni improvvise, ma con la dolcezza di ciò che cresce con rispetto e delicatezza. In questo passaggio, l’umanità è chiamata a riconoscere che ogni trasformazione autentica nasce da un atto di amore e di responsabilità, verso se stessi e verso il collettivo.

Mannaz che regge il periodo, ci indica che ciò che ciascuno coltiva in sé – nel silenzio di Isa, nella potenza di Inguz, nella cura di Berkana – non è solo un processo individuale, ma una preparazione collettiva. L’umanità, oggi, è chiamata a prepararsi a partorire un modo nuovo di stare al mondo, ogni gesto interiore ha un impatto sul tutto, dal modo in cui scegliamo di attraversare questo tempo silenzioso può emergere una nuova umanità, più consapevole, più unita, più vera.

Mannaz