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Tina Modotti, chiamata all'arte e alla vita

| Blar | E la Runa bussò

Edward Weston, Public domain, via Wikimedia Commons

Tina fotografa, Tina scrive, Tina traduce, Tina vive ed è chiamata ad esprimersi con assoluta fedeltà al proprio sentire, attraverso una profonda connessione con il suo Sé. L'immagine parla più forte delle parole, la vita lascia segni più forti dell'immagine.


Nata a Udine il 17 agosto 1896 sotto l’influenza della Runa Ansuz, Tina Modotti è una grande fotografa che vive una vita rivoluzionaria ed avventurosa. Tina fotografa con intensità e impegno solamente per sette anni, ha poi abbandonato in maniera travagliata la fotografia  a causa del suo importante coinvolgimento politico e civile; è per lei una questione di coscienza. Ansuz rappresenta la Chiamata che non puoi ignorare:Sono la voce del tuo Spirito, l’intuizione del Sé superiore che ti parla; sono il Messaggio tra le righe di un libro e l’esperienza che serve a svegliarti. Sono il canto delle Rune e l’incantesimo che nascondono. Attraverso di me i talenti scendono nel corpo e lo abitano per servire; sono la medianità e la connessione, sono la voce che ti guida e chiarisce la tua mente, io sono l’ordine che viene dall’alto e che non può essere ignorato”.   Cit. Voce della Runa Ansuz
Quello di anteporre la vita alla fotografia e viceversa è vissuto da Tina come un mettere in discussione la sua arte e la porterà ad una profonda crisi interiore.

Tina arriva da un’umile famiglia friulana, per far fronte alle difficoltà economiche lascia la scuola e incomincia a lavorare aiutando la famiglia a tirare avanti. Respira le idee socialiste del padre Giuseppe, fra i primi ad iscriversi al Partito Socialista Italiano e sostenitore delle lotte anarco-sindacaliste;  per questi motivi viene schedato dalla polizia e deve migrare in America.

Nella vita della Modotti  le figure maschili sono dei perni importanti attorno ai quali ha imbastito le sue incisive scelte di vita. In molte di esse lei trova delle autentiche Guide. A partire dalla figura del padre che sceglie di seguire in America imbarcandosi da sola l’8 Luglio del 1913 alla volta di New York. Ansuz è  la comparsa di una Guida divina in un momento difficile, siamo disposti a ricevere una mano, a lasciarci guidare.

Conosce Robo  (Roubaix de L’Aubrey Richey) nel 1917, poeta e artista “un ragazzo con gli occhi velati dai sogni…” come scrive lei in seguito e diventa il suo compagno. Robo la introduce all’arte e Tina se ne innamora assorbendo la vasta cultura artistica del compagno (Ansuz è la Runa di Odino, vate del canto, della poesia e delle arti). Comincia a frequentare artisti e fotografi che si ritrovano  spesso nella loro abitazione. Purtroppo Robo muore prematuramente di vaiolo nel 1922.

Edward Weston, il noto fotografo americano, gioca un ruolo significativo nello sviluppo artistico di Tina Modotti. Si conoscono nel 1921 e Weston rimane affascinato dalla sua bellezza,  le offre di posare come modella per lui. Inizialmente, Tina accetta e diviene soggetto di alcune delle fotografie più iconiche di Weston. Tuttavia, la loro relazione evolve ben presto oltre il semplice rapporto tra fotografo e modella, la loro era una sintonia intellettuale e amorosa. Weston riconosce il talento artistico di Tina e la incoraggia a esplorare la fotografia come mezzo espressivo. Tina diventa la sua assistente ed allieva e sotto la sua guida, inizia a imparare le tecniche fotografiche sviluppando uno stile proprio. La fotografia è la sua chiamata all’arte, è il linguaggio espressivo con cui si sente a suo agio per comunicare, è la sua Ansuz  fonte di messaggi di comunicazione e di espressione.

Nel 1923, la coppia si trasferisce a Città del Messico insieme, ma nel giro di pochi anni, la relazione inizia a sgretolarsi. Tina si avvicina sempre di più all'attivismo politico e alle cause sociali, mentre Weston persegue la sua carriera artistica in modo più indipendente.  Tuttavia, il rapporto tra loro continua negli anni a venire con un fitta ed intima comunicazione  epistolare.

La ricerca fotografica di Tina è pregna di significato, è una fotografia di denuncia sociale,  utilizza il mezzo fotografico per restituirci con maestria immagini di vita reale di un Messico che arriva dalla rivoluzione, la sua arte riflette le condizioni della classe lavoratrice, le sfide sociali e l'aspirazione a una società più giusta.
E’ una fotografia di messaggi  di denuncia che vuole arrivare alla gente, i suoi scatti sono pubblicati sulle riviste e giornali come El Machete.

Tina si sente sempre più chiamata all’attivismo politico, alla lotta per la libertà dai regimi, aderisce al Partito Comunista Messicano e nonostante la fotografia rappresenti un impegno costante, la militanza per lei lo è altrettanto. Intreccia una relazione con Xavier Guerrero attivista e muralista messicano con cui condivide ideali politici di sinistra e la passione per l'arte come strumento di cambiamento sociale. Grazie a  lui entra in contatto con le radici del Messico Indios.
Xavier parte per Mosca per frequentare la Scuola Internazionale Lenin e lascia Tina in Messico.

Nel 1928, entra nella vita di Tina Modotti Julio Antonio Mella, figura di spicco della rivoluzione cubana.
Diventano inseparabili, nonostante la differenza di età. La loro relazione amorosa dura solo alcuni mesi, poiché Mella viene assassinato all'inizio del 1929 mentre è in compagnia di Tina. Viene accusata dalla destra reazionaria di coinvolgimento nell'omicidio e subisce arresti domiciliari, interrogatori e perquisizioni. Tuttavia, durante il processo, emerge una testimonianza che scagiona Tina da qualsiasi coinvolgimento nell'assassinio. “Io sono la vanità e il fraintendimento, sono la disonestà e il tradimento. Io sono ciò che hai perduto e che rimpiangi.”  Cit. Voce della Runa Ansuz
Nonostante è stata scagionata dalle accuse di omicidio, l'attenzione attorno a lei e al suo coinvolgimento politico è ancora alta.
Le pressioni politiche e sociali continuarono a crescere, e le autorità messicane, forse desiderose di placare la situazione, decidono nel 1930 di espellere Tina Modotti dal paese.

Tina Modotti intraprende un nuovo capitolo della sua vita, si trasferisce a Berlino e successivamente a Mosca, in Unione Sovietica, dove prosegue nell'attivismo politico e nelle attività culturali del paese. Sposa Vittorio Vidali, noto anche come Comandante Carlos, un membro attivo del movimento comunista internazionale, con lui affronta coraggiosamente tutte le missioni per conto del partito. Nel 1935, la coppia si trasferisce in Spagna nel bel mezzo della Guerra Civile, Tina si occupa principalmente di riorganizzare l’Hospital Obrero svolgendo qualsiasi mansione di soccorso e Vidali diventa commissario politico del Quinto Reggimento dell’Esercito Popolare.

Tina si sente stanca e disillusa alla conclusione della Guerra Civile Spagnola, i suoi occhi hanno visto profonde lacerazioni e divisioni interne tra gli anarchici e gli stalinisti scatenando in lei dubbi su quello in cui ha creduto e su quello per cui ha combattuto. Intende perciò dare le dimissioni dal partito. Con Vidali decide di tornare clandestinamente in Messico sotto falso nome e qui conduce una vita ritirata e precaria, anche la sua salute sembra venire meno.

Tina Modotti muore in modo improvviso in un taxi il 5 gennaio 1942 a Città del Messico. Aveva solo 45 anni. La causa della sua morte è attribuita a un attacco cardiaco.

Tina fotografa, Tina scrive, Tina traduce, Tina vive ed è chiamata ad esprimersi con assoluta fedeltà al proprio sentire, attraverso una profonda connessione con il suo Sé. L'immagine parla più forte delle parole, la vita lascia segni più forti dell'immagine.

Bibliografia

Elisa Paltrinieri, Tina Modotti Fotografa irregolare, Selene Edizioni
Pino Cacucci, Tina, Feltrinelli
Pino Bertelli, Della fotografia situazionista, La Città del Sole

Siti web consultati

https://magazine.discorsifotografici.it/tina-modotti-la-fotografa-impegnata-a-vivere/
https://www.circolomodotti.bz.it/biografia-di-tina-modotti/

 


L’arte non può esistere senza la vita. Sì lo ammetto ma ci deve essere un giusto equilibrio tra i due elementi mentre nel mio caso la vita lotta continuamente per predominare e l’arte ne soffre.
Tina Modotti, 1925

Data di nascita 17 agosto 1896 | Luogo di nascita Udine | Runa di reggenza Ansuz



Ansuz

L’arcobaleno,collegamento tra cielo e terra, la chiamata, la parola, la buona e cattiva sorte, la medianità, la guida interiore, la Missione, il suono, la comunicazione, l’ispirazione.

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Mannaz, potere dell'intelligenza unita all'intuito e alla memoria. Promuove l'interdipendenza umana che porta ad aspirare al bene collettivo.